Cronache

Una 16enne svela il mondo del sexting: "Così nascondo ai miei le foto hard"

"I genitori possono anche controllare, ma non le troveranno mai". Foto osé, messaggi spinti, video: ecco cosa si nasconde negli smartphone delle ragazzine italiane

Una 16enne svela il mondo del sexting: "Così nascondo ai miei le foto hard"

Sara ha solo 16 anni. È giovanissima. Eppure ha uno smartphone zeppo di segreti piccanti. "Tutto quello che abbiamo da nascondere è sul nostro cellulare - racconta al Secolo XIX - foto osé, messaggi spinti, video. Anche le istantanee della prima volta. È tutto sul cellulare. E i genitori possono anche controllare, ma non le troveranno mai. Soltanto quando succede qualcosa di brutto, però, ci rendiamo conto che tutto quello che viene inviato anche in un solo messaggio non si cancella più". Troppi segreti per una ragazzina del ponente genovese a cui è successo qualcosa di molto brutto.

"Quasi due anni fa - racconta - avevo spedito alcune mie immagini 'proibite' al mio fidanzatino. In pochi giorni quelle foto hanno fatto il giro di tutta la città". Quegli scatti pornografici sono passati da chat in chat fino a apparire sul cellulare di migliaia di persone. "I miei genitori controllavano il mio cellulare tutti i giorni - racconta la ragazzina - guardavano Facebook, anche WhatsApp. Conoscevano quei programmi. Non ci potevano credere, ma io come tutti i miei coetanei, sapevo cosa dovevo nascondere e lo facevo utilizzando altre applicazioni libere. Tutti facciamo così". Quando ha scoperto che le sue foto giravano ovunque, Sara ha sottovalutato il problema. Sono stati i genitori a farle capire. "I miei genitori giocavano al gioco della bottiglia - si difende oggi la ragazza - noi scriviamo sms e ci mandiamo le foto".

I genitori di Sara non sapevano che esistono infinite possibilità per eludere i controlli. "Facevo come tutti: mi scattavo le foto e le spedivo. Di quegli scatti, che non ho mai cancellato, facevo sparire ogni traccia". Come altri adolescenti, Sara mandava le sue foto porno su WeChat, Tango, Hike e Yuilop. "Sono applicazioni che si scaricano sul cellulare liberamente - spiega - utilizziamo quelle per parlare con i nostri contatti. WhatsApp è stato l’avvio, ma ogni volta che ti connetti i tuoi possono vedere che sei in linea, e intervenire. Le altre chat, come WeChat o Tango, no. I genitori non sanno nemmeno che esistono". Tra le app più gettonate c'è Hide It Pro che serve a nascondere foto, messaggi e, persino, video. "Quando i miei genitori erano giovani - spiega la ragazzina - la preoccupazione dei miei nonni aumentava quando erano fuori casa. Oggi è cambiato anche quello. I messaggi, quelle foto, le ho condivise da casa. Perché è in casa, oggi, che c’è sempre la connessione internet.

Così non mi è mai importato di avere pochi soldi sul cellulare".

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