Cronache

Il 183°Corso "Lealtà" celebra i 20 anni dall'ingresso in Accademia Militare

Un Ventennale denso di emozioni che gli Ufficiali hanno condiviso con i cadetti del 203° corso, nel ricordo della Medaglia d’Oro Giuseppe La Rosa

Il 183°Corso "Lealtà" celebra i 20 anni dall'ingresso in Accademia Militare

Il 14 ottobre 2022, presso il Cortile d’Onore del Palazzo Ducale di Modena, alla presenza del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna e del Comandante dell’Accademia Militare, Generale di Divisione Davide Scalabrin, ha avuto luogo la cerimonia militare per le celebrazioni del ventesimo anniversario dall’ingresso in Istituto del 183° corso “Lealtà”, del quale fa anche parte il Maggiore dell’Esercito Giuseppe La Rosa, ultimo italiano insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

Il 183° corso “Lealtà”

Inquadrati come un’unica schiera, come il motto “UNA ACIES” dell’Accademia Militare, gli Ufficiali del 183° corso “Lealtà” e i cadetti dell’omonimo 203° corso, gli uni di fronte agli altri hanno sugellato, con il tradizionale “gemellaggio”, il profondo vincolo di fratellanza che lega tra loro le diverse generazioni di Allievi che, tra le mura austere del più antico tra gli istituti di formazione militare del mondo, trascorrono i primi anni di formazione per la nomina a Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia ha visto il Reggimento Allievi ed i propri gemelli radunisti, in cortile d’Onore sotto gli sguardi curiosi dei propri familiari, uniti nella deposizione di una corona in memoria dei caduti presso il lapidario dell’Accademia Militare e infine nel tipico canto all’unisono dell’inno “Una Acies”.

Il 183° corso “Lealtà” ha fatto ingresso in Accademia Militare nel settembre 2001. Oggi gli Ufficiali che lo compongono, di grado Maggiore e Tenente Colonnello, sono impiegati in tutti i Reparti ed Enti dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, oltre che presso Organismi di Vertice delle rispettive Forze Armate e Comandi multinazionali o di contingenza con sede sia in Italia sia all’estero.

Ricordiamo che l’Accademia Militare, istituita il 1° gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia, è oggi l’Istituto di formazione militare a carattere universitario responsabile della formazione iniziale dei futuri Ufficiali del ruolo normale dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, in un percorso di studi che porta al conseguimento della laurea in scienze Strategiche, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Giurisprudenza.

Gli interventi

Il Generale Lamanna, nel salutare gli Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri con un “Bentornati nella Casa Madre” ha sottolineato l'importanza simbolica del raduno, che lega le diverse generazioni di Ufficiali: “Voi Ufficiali del 183° corso “Lealtà” sapete che oggi più che in passato rappresenterete l’Esempio che i vostri giovanissimi gemelli dovranno seguire durante il loro percorso accademico e professionale. Gesti come quello del vostro collega di corso, il Magg. Giuseppe La Rosa, che ha sacrificato la propria vita con altissimo senso del dovere per salvaguardare quella dei propri uomini, rappresentano la linfa e la guida certa dalla quale i nostri giovani Allievi si faranno continuamente accompagnare verso le future sfide che le Forze Armate dovranno affrontare al mutare dello scenario di riferimento”.

Il Tenente Colonnello Martella, capo corso del 183° corso “Lealtà”, nel rivolgersi ai cadetti del 203° corso, ha voluto ricordare la persona straordinaria di Giuseppe La Rosa: “Quando quella mattina dell’8 giugno del 2013 ci veniva data la terribile notizia che Giuseppe era caduto nel deserto dell’Afghanistan, noi tutti del 183° corso siamo andati con i ricordi a quel settembre del 2001, quando abbiamo fatto ingresso per la prima volta in Accademia. Abbiamo ripensato alla frase che è scolpita nell’arco all’ingresso di questo Istituto: “PREPARO ALLE GLORIE D’ITALIA I NUOVI EROI. Idealmente, abbiamo tutti voluto immaginare che quella frase l’avessero scolpita nel marmo chissà quanti anni prima proprio per il nostro Giuseppe. Solo che lui non lo sapeva. Nessuno poteva sapere cosa saremmo diventati e quante “lacrime in silenzio” avremmo dovuto divorare".

Le parole del capo corso del 183° “Lealtà”

Vincenzo Martella Tenente Colonnello ha quindi rivolto “un sentito ringraziamento al Signor Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale Lamanna, al Signor Generale Comandante dell’Accademia, il Generale Scalabrin, e a tutti i quadri e personale civile dell’Accademia Militare, molti dei quali sono ancora qui a prestare il loro servizio finalizzato alla formazione dei futuri Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. Grazie per averci permesso di celebrare qui, nella nostra amata Accademia Militare, un evento così significativo per noi come il 20° anniversario del nostro ingresso in questo antichissimo e glorioso Istituto di formazione”.

Nel suo lungo intervento, il Tenente Colonnello Martella ha ricordato, tra gli altri aspetti, l’impegno quotidiano, il sacrificio condiviso negli studi e nelle attività addestrative che hanno formato il carattere di comandanti di uomini e donne dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, conferendo al 183° corso, nella sua interezza, un’identità ben precisa e di cui essere orgogliosi.

Ricorrendo alla formazione qui ricevuta, abbiamo sempre cercato di farci onore davanti ai nostri soldati e ai nostri carabinieri, con l’esempio, con il coraggio, quando necessario con la giusta dose di spregiudicatezza ma, soprattutto, con il sacrificio”, ha aggiunto.

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