Coronavirus

18enne grave dopo il vaccino: "Forse colpa di un farmaco"

La ragazza è stata colpita da trombosi venosa cerebrale pochi giorni dopo la vaccinazione. Forse per una interazione con un farmaco

18enne grave dopo il vaccino: "Forse colpa di un farmaco"

Una 18enne si trova ora in gravissime condizioni ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. La giovane, come tanti suoi coetanei, si era prenotata all’inoculazione approfittando dell’Open day senza limiti di età, predisposto dalla Regione Liguria. Una scelta forse dettata anche dall’avvicinarsi delle vacanze e dal desiderio di buttarsi alle spalle l’ultimo difficile anno e mezzo. Il giorno seguente alla prenotazione, la giovane aveva accettato di sottoporsi volontariamente all’inoculazione a Chiavari del siero AstraZeneca. Adesso si trova ricoverata in gravissime condizioni al San Martino di Genova, dopo aver subito due importanti operazioni chirurgiche per evitare che la situazione peggiorasse, in seguito a una trombosi venosa cerebrale.

Il vaccino Astrazeneca e la trombosi

Come riportato da La Stampa, la Regione Liguria ha ripercorso le tappe in una nota. La 18enne è stata vaccinata il 25 maggio 2021 nella Asl di residenza con vaccino AstraZeneca “dopo anamnesi vaccinale negativa”. Il 3 giugno si sono verificati i primi disturbi che hanno portato la ragazza a rivolgersi al pronto soccorso con mal di testa e fotofobia. La paziente è stata quindi sottoposta a vari esami, come la tac cerebrale e l’esame neurologico, entrambi sono risultati negativi. La giovane è stata dimessa raccomandandole di ripetere gli esami ematici dopo 2 settimane.

Il 5 giugno si è ripresentata in pronto soccorso con “deficit motori ad un emilato”. Ripetuta la tac cerebrale, ha dato questa volta esito emorragico, con conseguente trasferimento della paziente in Neurochirurgia. Il primo intervento chirurgico è servito per rimuovere il trombo, mentre il secondo per detendere la pressione intracranica derivante dall'emorragia. Immediatamente la direzione del San Martino ha attivato le previste segnalazioni nell'ambito delle procedure di farmacovigilanza verso l' Aifa, indicando anche i farmaci che la ragazza ha assunto dopo l’inoculazione. Tra le ipotesi c’è proprio quella che vi sia stata l’interazione con un farmaco che era stato prescritto alla 18enne.

Ancora da verificare la correlazione con il vaccino

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha spiegato che “è da questa mattina che siamo in contatto continuo con il San Martino. I nostri medici ce la stanno mettendo tutta, stanno lavorando e sono tuttora in sala operatoria per salvare la vita della ragazza. Preghiamo per lei e per i suoi cari in queste ore di apprensione e dolore”. Ancora una volta al centro della cronaca il siero prodotto dall’azienda farmaceutica anglo-svedese e le sue possibili conseguenze su donne under 60. In questo caso la correlazione con il vaccino deve comunque ancora essere verificata.

Sempre nel capoluogo ligure, circa due mesi fa, una 32enne era deceduta in seguito a trombosi dopo due settimane dalla vaccinazione, avvenuta sempre con AstraZeneca. La Procura aveva aperto un’inchiesta per omicidio colposo.

Almeno per il momento, salvo diverse disposizioni da parte dell' agenzia del farmaco o del ministero della Salute, non verranno sospese le somministrazioni del siero AstraZeneca agli under 60.

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