Cronache

Abusi, un cardinale cileno lascia il consiglio ristretto del Papa

Il cardinale Errazuriz lascia il mini direttorio voluto dal Papa. Dovrà rispondere in Cile di un presunto caso di copertura

Abusi, un cardinale cileno lascia il consiglio ristretto del Papa

Il cardinale Errazuriz non farà più parte del C9, cioè del mini direttorio creato da Papa Francesco all'inizio del suo pontificato per riformare nel profondo la Curia romana.

Ad annunciarlo è stato lo stesso porporato cileno, che in questi mesi è finito al centro della bufera riguardante lo scandalo che ha travolto la Chiesa cilena. Quella per cui l'intero episcopato ha rassegnato le proprie dimissioni nelle mani del pontefice argentino. Vale la pena specificare che Errazuriz non risulta indagato per abusi, ma è stato convocato in Procura, come riportato da Vatican Insider, per chiarire le vicende riguardanti un presunto caso di copertura.

Prescindendo dalla veridicità di quanto potrebbe essere contestato al porporato, sappiamo che il cardinale ha in ogni caso deciso di farsi da parte. Bergoglio, del resto, starebbe pensando a un turn over da tempo. Si parla della sostituzione di almeno tre membri del C9. Fino al prossimo Natale, la composizione del mini direttorio non dovrebbe subire modifiche.

"Al termine dei cinque anni - ha scritto l'ecclesiastico sudamericano - , il periodo per il quale sono stato nominato membro del Consiglio dei cardinali, in rappresentanza del Sud America, sono stato a Roma ad accomiatarmi dal Santo Padre e ringraziarlo per il fecondo lavoro che ci ha affidato per riformare la Curia romana". Errazuriz, quindi, ha reso noto di aver incontrato Papa Francesco per comunicargli quella che alcuni hanno definito una vera e propria rinuncia. L'alto ecclesiastico, stando a quanto filtrato in questi mesi, potrebbe non aver informato in modo corretto il Santo Padre su quanto stava accadendo all'interno della Chiesa cilena. Ma questa è solo una delle ipotesi che sono state avanzate.

Errazuriz, in risposta a questa considerazione, ha dichiarato eccependo che i canali utilizzati dal Vaticano per venire a conoscenza di fatti di quella tipologia sono altri. Fatto sta che il cardinale non farà più parte dell'insieme di porporati riformatori chiamati dall'ex arcivescovo di Buenos Aires a modificare pure alcune logiche vigenti nella Chiesa cattolica.

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