Cronache

Denuncia il collega di molestie: "Mi ha toccato un piede". E lui: "Siamo su scherzi a parte?"

Succede a Pesaro. La donna ha denunciato il collega per molestie, ma lui si difende: "È uno scherzo? Le ho sfiorato il piede per sbaglio"

Denuncia il collega di molestie: "Mi ha toccato un piede". E lui: "Siamo su scherzi a parte?"

Accusato di stalking e molestie dalla collega per aver sfiorato un piede. Succede in una scuola di Pesaro dove i due insegnano. L'uomo avrebbe la colpa di aver toccato con un dito il dorso di un piede della professoressa dopo una riunione. Essendo vicini e con le gambe accavallate, sarebbe così avvenuto il contatto. Secondo la donna, l'episodio è solo l'ultimo in termini di attenzioni da parte del collega, accusato anche di averle toccato i fianchi l’anno precedente facendola fuggire via. L'insegnante però smentisce pienamente le accuse.

Come riporta Il Resto del Carlino, l'uomo ha deciso di svelare il contenuto della lettera alla direzione scolastica regionale inviata dalla prof e commenta così le accuse, chiedendosi se si trova per caso su Scherzi a parte: "Mi sembra di sognare. Un uomo che esercita una professione delicatissima, a cui i genitori affidano i loro figli, si trova costretto a dover prendere un avvocato per difendersi davanti alla Direzione regionale di Ancona perché questa collega ha inviato una lettera di denuncia contro di me accusandomi di averle sfiorato il collo di un piede. Mi domando se esiste una giustizia che sappia tutelare anche gli uomini perché a questo punto si può essere accusati di tutto in nome dello stalking o della molestia sessuale".

L'uomo è molto sicuro della sua innocenza ed è deciso a non darla vinta alla collega: "Io a questa docente non ho fatto assolutamente niente. Aver sfiorato il piede o il malleolo non significa che intendevo molestarla sessualmente. C’era un rapporto di amicizia tra colleghi che si erano riuniti per parlare dei problemi del lavoro. Ho sfiorato il piede perché avevamo tutti le gambe accavallate e nel movimento di alzarsi non ho dato peso. Era un modo per risentirci alla prossima riunione".

Ora il docente dovrà affrontare l’interrogatorio che avrà luogo a metà di questo mese, spiegando perché ha toccato il dorso del piede dell’insegnante e se è vero che sta cerando di strapparle momenti di intimità. "Io so solo che mi difenderò in ogni sede contro questa lettera infamante e totalmente inventata. E se dovrò subire persino un’indagine penale, non esiterò a dare mandato al mio legale di controquerelare per calunnia perché non è possibile avere la vita sconvolta da accuse che non stanno né in cielo né in terra degne di ‘Scherzi a parte’.

Mi auguro che questa vicenda si chiarisca in fretta, che non abbia più niente a che fare con questa docente e che possa dimostrare come il mio comportamento nei suoi confronti sia stato rispettoso come con chiunque altro". In

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