Cronache

Allarme su Monte Bianco: una parte del ghiacciaio ​potrebbe crollare

A rischio una massa di 250 mila metri cubi, che scivola velocemete. Il sindaco di Courmayeur ha chiuso strade ed evacuato alcune abitazioni

Allarme su Monte Bianco: una parte del ghiacciaio ​potrebbe crollare

Una parte del ghiacciaio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco, potrebbe crollare. È allarme in Val d'Aosta e il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha disposto la chiusura della strada che porta alla Val Ferret, località nella quale si trova il ghiacciaio, e della strada per Rochefort, facendo evacuare alcune abitazioni.

"A seguito delle segnalazioni pervenute dalle Strutture regionali e dalla Fondazione Montagna Sicura- ha detto il sindaco- si è rilevato un significativo incremento della velocità di scivolamento del ghiacciaio Planpincieux nell'ultimo periodo". Dati che fanno temere la caduta di una parte del ghiacciaio, che potrebbe interessare il fondo valle. "Tali fenomeni- aggiunge il primo cittadino- testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile".

Il lavoro di monitoraggio del ghiacciaio in questione, "particolarmente sensibile alle elevate temperature", viene effettuato costantemente, proprio per poter mettere in atto le misure di sicurezza necessarie a scongiurare danni a cose e persone. Secondo quanto riferisce Agi, i dati riportati dalle Strutture regionali e da Fondazione Montagna Sicura, hanno rivelato la possibilità di un crollo di un volume di massimo 250mila metri cubi. Tuttavia, non si sa quando questo distaccamento potrebbe avvenire.

Tra fine agosto e settembre, lo scivolamento del ghiacciaio ha aumentato la sua velocità, registrando un picco tra i 50 e i 60 centimetri al giorno.

Il drammatico effetto del cambiamento climatico interessa tutti i ghiacciai: l'ultimo Catasto dei ghiacciai italiani, infatti, fornisce dati preoccupanti, secondo quanto riporta Repubblica. Dal 1989, la superficie dei ghiacci è passata dai 609 chilometri quadrati ai 368: il 40% in meno.

Alcuni, sono addrittura spariti: da 1381 nel 1989 ai 903 di oggi.

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