Cronache

Anziano cacciato dal parco: "Non sei accompagnato da un bambino"

I sindaci veneti stanno cercando in tutti i modi di evitare che gli ubriaconi vadano nei parchi a bere. Ma la decisione di chiudere i giardini agli anziani non accompagnati dai bambini sta facendo discutere

Anziano cacciato dal parco: "Non sei accompagnato da un bambino"

A Padova gli ubriachi trovano rifugio nei parchi pubblici e i sindaci, per cercare di contrastare il fenomeno, hanno vietato l'acceso nei giardini agli adulti non accompagnati da bambini.

La scelta dei primi cittadini veneti sta facendo parecchio discutere. Se da una parte c'è il problema dell'alcolismo dell'altra gli anziani vedono limitate le loro libertà. Nel comune di Arcella (Padova) gli adulti, se non sono accompagnati da bambini di età massima di 12 anni, non posso entrare nei giardini pubblici. Un'assurdità agli occhi degli anziani che non vogliono rinunciare ai parchi per colpa degli ubriachi.

Ieri mattina, un anziano ha cercato di entrare nei giardini pubblici di Arcelle, ma è stato respinto da un uomo addetto alla vigilanza. "La sorveglianza mi ha bloccato all'ingresso - ha raccontato l'anziano - e mi ha detto che, non essendo accompagnato da un bambino, non potevo entrare nel parco. Ho provato a convincerlo, ma non ci sono riuscito, il sorvegliante mi ha cacciato fuori. Volevo solo leggere il mio giornale all'aria aperta".

L'aziano ha spiegato la vicenda ai giornalisti de "Il Mattino di Padova" e ha definito la decisione dei sindaci veneti "irrazionale". "I parchi sono preziosi per noi vecchietti. Dove andremo a prendere un po' di fresco quando farà caldo?".

Intanto gli abitanti di Arcelle hanno iniziato la loro protesta e sperano che il primo cittadino trovi un'altra soluzione per punire gli ubriaconi.

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