Cronache

Arrestati 6 pusher marocchini, servivano i ​figli della Monza bene

La più giovane dei clienti ha solo 14 anni. La base operativa della banda è un phone center

Arrestati 6 pusher marocchini, servivano i ​figli della Monza bene

Recidivi e spudorati. La banda di sei marocchini arrestati dalla squadra investigativa del commissariato di Monza era già stata cacciata, a maggio, dal parco di Villa Reale. Dove il loro traffico di hashish non era passato inosservato e, anzi, furoreggiava tra i giovanissimi consumatori di "fumo".

Loro, i malviventi, però non si sono dati per vinti. E, nonostante in due avessero sperimentato la galera, una volta usciti, si erano rimessi a spacciare. Defilati? No, tutt'altro: nel pieno centro di Monza, tra via degli Artigianelli e via Gramsci.

Il particolare sconcertante è costituito dall'età dei loro clienti, tutti giovanissimi, allievi delle scuole superiori e rampolli di famiglie per bene: la più giovane ha appena 14 anni.

Per controllare l’attività di spaccio, la polizia ha fatto appostamenti persino sui tetti delle abitazioni della zona, riuscendo così a identificare e fotografare gli spacciatori, nonché d'individuare in un phone center della zona la base operativa nella quale il gruppo nascondeva la droga, scoperta grazie a un pastore tedesco dell'unità cinofila.

Il proprietario del phone center ora rischia una denuncia per favoreggiamento.

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