Cronache

"Talebani? Ma cosa dici?": scontro in tv tra Fini e Capuozzo

Secondo la firma de Il Fatto Quotidiano i talebani hanno resistito per 20 anni grazie all'appoggio della popolazione ed ora devono essere lasciati liberi di governare il Paese. Ma Capuozzo non ci sta

"Aspettiamo a giudicare talebani": scontro in tv tra Fini e Capuozzo

Il tema Afghanistan, come è lecito attendersi, continua a tenere banco nei principali talk show televisivi: durante la puntata di Quarta Repubblica andata in onda su Retequattro nella serata di ieri, lunedì 6 settembre, si è registrato un acceso scontro in merito allo spinoso argomento tra Massimo Fini e Toni Capuozzo

Il conduttore Nicola Porro sceglie di dedicare una parte del proprio programma alla questione della ripresa del potere del regime talebano ed a quella della grande fuga dei militari statunitensi con annessa figura barbina di Joe Biden in occasione del discorso tenuto dinanzi alle telecamere.

Tra gli ospiti della trasmissione televisiva anche il giornalista Massimo Fini il quale, fin dalle prime fasi del ritorno al potere dei talebani in Afghanistan, aveva manifestato una posizione incline all'apertura al dialogo col nuovo regime. Nessuna condanna per quanto accaduto, quindi, meglio concedere il beneficio del dubbio alle milizie islamiche, almeno fino a prova contraria: "Vediamo cosa fanno i talebani prima di giudicarli", commenta infatti Fini, suscitando qualche borbottio in studio.

"Un liberale che pretende che tutti siano liberali non è un liberale ma un fascista. Noi per 20 anni abbiamo bombardato quel Paese", affonda ancora la firma de Il Fatto Quotidiano, convinto del fatto che tra la popolazione vi sia da sempre un evidente sostegno al nuovo regime. "Non è pensabile che una resistenza che dura 20 anni non sia fatta con l'appoggio di una parte della popolazione talebana", aggiunge Fini. "Gli occidentali hanno perso ed ora dobbiamo lasciare che i talebani si regolino da soli".

È a questo punto che Toni Capuozzo, di opinione diametralmente opposta rispetto a quella del collega, esprime il proprio giudizio sulla vicenda, toccando dei temi particolarmente delicati e relativi alle conseguenze della grande fuga statunitense dall'Afghanistan."Io penso che sia già una vergogna aver lasciato lì più di 150.000 persone che avevano collaborato", dichiara infatti il giornalista, "ma dobbiamo anche interrogarci su quante persone siamo in grado di accogliere". In secondo luogo,"i talebani sono degli interpreti estremisti di una cultura e di una religione", prosegue Capuozzo.

"In questi 20 anni di americani non è che le donne si sono liberamente tolte il Burqa, anche senza talebani", conclude.

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