Cronache

Benzina troppo cara, scatta l'emergenza: "Ambulanze a rischio"

Con l’aumento del prezzo del gasolio adesso sono a rischio anche le ambulanze. Il servizio potrebbe non essere più attivo nelle ore notturne, da mezzanotte alle 7 del mattino

Benzina troppo cara, scatta l'emergenza: "Ambulanze a rischio"

Con l’aumento del prezzo del gasolio adesso sono a rischio anche le ambulanze. A lanciare l’allarme è stato il presidente del comitato di Pisa della Croce Rossa italiana, Antonio Cerrai, che ha informato riguardo l’eventualità che il servizio di emergenza 118 dal primo ottobre possa essere inattivo durante le ore notturne, precisamente da mezzanotte alle 7 del mattino. Situazione che potrebbe protrarsi fino alla fine dell’anno.

Tutto è iniziato con il Covid

Come riportato dalla Nazione, Cerrai ha ricordato: “Avevamo già annunciato la dismissione del servizio dal 1° agosto, ma poi siamo riusciti a tirare avanti con una manovra di salvataggio della Regione (l'aumento minimo delle tariffe sui servizi solo per il 2022). Intanto, però è subentrata l'ulteriore crisi provocata dal caro carburante e dagli altri rincari che ci ha dato la mazzata finale”. Secondo il presidente, l'ultima speranza per scongiurare questo rischio è che vi sia in tempi brevi un intervento urgente della Croce Rossa regionale in aiuto a Pisa. Anche perché, come ha sottolineato Cerrai, in questo momento la situazione è disastrosa.

Il presidente ha quindi spiegato, andando nello specifico, che il crollo “ha avuto inizio con lo scoppio della pandemia e che oggi è fortemente esacerbato dal caro energia. Tra il 2020 e il 2021 solo la Croce Rossa pisana ha maturato un disavanzo di un milione e 25mila euro, poiché durante il Covid diverse attività sono state ferme, mentre le spese continuavano a correre”. C’è una ultima possibilità per cercare di salvare la situazione della Cri pisana, ed è quella di mettere in vendita il patrimonio immobiliare per due milioni di euro, che in precedenza era stato acquistato con l'obiettivo di moltiplicare i servizi offerti alla comunità e che, con questa misura, verranno quindi a mancare. Questo rimane però l’ultimo tentativo per cercare di fare quadreare i conti. “Ormai non chiediamo niente più a nessuno, il tempo per trovare una soluzione c'è stato”, ha affermato con un certo accoramento Cerrai.

Rischi per il litorale pisano

Con La Palp, la Pubblica assistenza del litorale pisano, al collasso, c’è adesso la necessità di fronteggiare la mancanza di servizio per il litorale pisano, in serio pericolo. Cerrai ha spiegato: “A questo punto, non siamo più in grado di garantire un'ambulanza per sei ore diurne tutti i giorni della settimana, perciò anche quel servizio rischia di scomparire dal 1° ottobre provocando eventuali disservizi”. Per cercare di far fronte alla crisi i tagli ricadono anche sulla pianta organica. Il presidente ha reso noto che si sono già persi sei dipendenti, tra coloro che avevano un contratto a tempo determinato e quelli ormai in scadenza, che non verranno comunque rinnovati. Per quanto riguarda invece il personale in esubero, questo verrà dirottato su altre convenzioni.

Adesso sarebbe indispensabile"una migliore organizzazione tra gli enti preposti alla catena del soccorso e assistenza per aiutare il volontariato a mantenere l'impegno, cosa già resa difficile dal deterioramento dei rapporti tra le persone a causa della pandemia”, ha concluso Cerrai.

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