Cronache

Baby squillo a Roma, arrestati due pusher: pagavano le ragazze con la cocaina

Due uomini di 38 e 49 in manette avrebbero rifornito di droga le prostitute minorenni. Decisive le intercettazioni telefoniche

L'alcova delle baby squillo in un appartamento dei Parioli (Roma)
L'alcova delle baby squillo in un appartamento dei Parioli (Roma)

Si allarga l'indagine della baby prostituzione a Roma. Sono scattate le manette per due uomini, di 38 e 49 anni, accusati di induzione alla prostituzione minorile e spaccio di sostanze stupefacenti. Avrebbero ottenuto prestazioni sessuali pagando le ragazze con la droga. Il più giovane dei due uomini, I.M., già arrestato lo scorso 28 ottobre, deve rispondere di spaccio di cocaina, da lui fornita alle due minorenni e ad altre due donne (una 40enne e una 32enne) di cui sfruttava la prostituzione. Gli addebiti a suo carico derivano dalle dichiarazioni delle quattro, rese ai pm e ai carabinieri che hanno confermato il contenuto di alcune conversazioni telefoniche in cui l’arrestato e le interlocutrici facevano riferimento a cessioni di sostanze stupefacenti per uso personale.

Durante le perquisizioni effettuate il 28 ottobre i carabinieri avevano trovato e sequestrato alcune dosi di cocaina nel portafoglio di una delle due minori al centro della vicenda. Le due maggiorenni che si prostituivano hanno anche raccontato che l'uomo era disponibile a fornire la cocaina anche per i loro clienti.

Quanto alla posizione dell'altro uomo, G.M., questi era un cliente abituale delle due minori ("cliente bambus" soprannome evocativo della cocaina in gergo "bamba"). Era solito pagare le prestazioni sessuali anche con la fornitura di dosi di cocaina.

All’uomo, imprenditore edile, viene contestato anche il reato di induzione alla prostituzione minorile per avere avuto rapporti sessuali con le due minori e per avere proposto loro incontri sessuali con un’altra coppia di persone.

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