Cronache

Bambina di otto anni curata per anoressia. Invece aveva un tumore cerebrale

I medici si erano sbagliati, dopo tre anni la svolta. Grazie all’ospedale di Sondrio e a un medico che ha saputo capire i sintomi

Bambina di otto anni curata per anoressia. Invece aveva un tumore cerebrale

Una bambina di soli otto anni è stata giudicata, per oltre tre anni, sofferente di problemi psicologici e disturbi alimentari, quali l’anoressia. Per tre anni la piccola ha visto medici, ospedali e strutture specifiche della Lombardia insieme alla mamma. Tutto per cercare di capire il malessere continuo che la affliggeva. Una scarsa crescita fisica e problemi gastrointestinali. Tutti i camici bianchi che l’avevano visitata avevano parlato di anoressia e problemi psicologici, sottovalutando i sintomi che avevano davanti agli occhi. Molti di loro avevano visto proprio nella mamma, definita ansiosa e pazza, la causa dei problemi della figlia. La quale è anche stata portata due volte alla settimana dallo psicologo. Senza che nulla migliorasse. Anzi, la bimba continuava a vomitare, dimagrire e ad avere dolori. E a bere moltissimo.

Ma la famiglia della bambina, residente in Valchiavenna, non si è arresa e ha continuato ad ascoltare pareri medici, sperando che uno di loro si rivelasse corretto. E infatti, dopo tanto girovagare, la soluzione era proprio vicina a casa. La bimba è stata visitata dal dottor Emilio Palumbo, pediatra dell’ospedale di Sondrio e responsabile dell’ambulatorio di diabetologia pediatrica che finalmente ha capito il problema, portandolo a una dura ma necessaria diagnosi: una forma di tumore cerebrale molto rara. La vicenda è venuta alla luce grazie al post sulla pagina Facebook dei volontari de “Il Ponte del Sorriso onlus”. L’associazione è stata accanto alla bambina e alla sua famiglia durante la degenza nell’ospedale di Varese, dove la paziente è stata operata.

I volontari hanno così postato “La bambina viene anche ricoverata in un reparto di Neuropsichiatria Infantile di un noto ospedale vicino a Milano e inquadrata come anoressica precoce. La mamma non ci sta a questa definizione e si sente minacciare che verranno addirittura avvisati i servizi sociali, se non la smette di dire la sua. Nessuno l’ascolta davvero e nessuno le crede, ma lei non crolla”. Sono bastati dei semplici esami ematici per far capire a Palumbo la realtà. Quando è arrivata in ospedale i sintomi erano quelli di una gastroenterite. I valori del sodio risultavano però troppo alti perché fosse solo quella la causa. Il medico si è confrontato con la mamma della bimba, ascoltandola e non prendendola per pazza, come altri suoi colleghi in precedenza.

Proprio il bere moltissimo da parte della figlia ha portato il medico a focalizzare l’attenzione su tre motivi principali: diabete classico, fatto psicologico o diabete insipido. Quest’ultimo molto raro. Ed era proprio questo la causa di tutti i problemi. Può infatti avere risvolti anche cerebrali o renali. Un altro test ha purtroppo confermato la diagnosi. La bambina era affetta da un cancro nella zona dell’ipofisi. La paziente è stata quindi trasferita all’ospedale di Varese, specializzato negli interventi all’ipofisi, ed è stata operata.

Adesso dovrà seguire la chemioterapia presso l’Istituto dei Tumori di Milano.

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