Cronache

Colpito perché cristiano: 007 in allarme per il Giubileo

I servizi segreti italiani preoccupati per la rivendicazione dell'Isis. È la prima volta che viene colpito direttamente un nostro connazionale

Colpito perché cristiano: 007 in allarme per il Giubileo

E' stata la prima volta. E questo i servizi segreti italiani lo sanno bene. Non era mai successo prima che l'Isis rivendicasse un attentato diretto ad una vittima italiana in quanto "crociata". Per questo tra gli 007 sta salendo la tensione in vista del Giubileo straordinario indetto da papa Francesco e ormai alle porte.

Certo, già altre volte nostri connazionali sono morti in attentati riconducibili o rivendicabiti dall'Isis. Ma questa è la prima volta che un italiano viene colpito appositamente dei terroristi. Un attacco diretto. Come riporta il Corriere, l'intelligence al momento si muove con cautela. Non si capisce infatti se effettivamente l'Isis abbia compiuto l'omicidio. Ma non è questo il punto.

Che i sicari fossero o meno realmente dello Stato Islamico non interessa molto. Il problema è proprio la rivendicazione, che diventa in questo momento un segnale inquietante. A preoccupare gli analisti è in particolare quella parola: "crociato".

Tavella, infatti, era a Dacca per conto di una Ong e, seppur i servizi segreti di Madrid e Londra avessero diramato un allarme agli europei residenti in Bangladesh, nulla poteva far immaginare che si potesse colpire proprio lui. Sta però prendendo quota l'ipotesi che Tavella sia stato preso "scelto" in quanto collaboratore di una Ong che si definisce "organizzazione interreligiosa di cooperazione". Quindi "crociata".

A questo punto le menti degli investigatori corrono subito al Giubileo. Che diventerà un facile palcoscenico per le azioni dei terroristi islamici e i fanatici dell'Isis. Il ministro Alfano, però, ha detto che "Roma non sarà militarizzata", anche se molte zone della città saranno chiuse e vi si potrà entrare solo dopo essere passato sotto il metal detector e il controllo anti-esplosivi.

Ma potrebbe non bastare.

Soprattutto se l'Isis e i suoi lupi solitari hanno messo l'Italia "crociata" nel mirino.

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