Cronache

La barba da hipster? È un covo di batteri

Circa 20mila batteri vivono nella barba. Ma sulla pericolosità per la salute gli esperti sono divisi

La barba da hipster? È un covo di batteri

Nella barba stile hipster, curata nel dettaglio oppure lasciata incolta, come vogliono gli ultimi trend della moda, si annidano migliaia di batteri. A denunciarlo è stato uno studio pubblicato sulla rivista Anaestesia e riportato dal Daily Mail.

Lo studio portato avanti da Anthony Hilton, a capo del dipartimento di biologia dell’Aston University, ha esaminato le mascherine chirurgiche, per capire se catturassero batteri caduti dalle facce dei chirurghi e se questi batteri fossero di più nel caso in cui il medico avesse la barba. "Dai risultati - spiega Hilton - è emerso che gli uomini con la barba ospitano sul viso un numero significativo di batteri, molti più degli uomini senza barba e delle donne, circa 20mila".

Sulla pericolosità di questi batteri per la salute, però, gli esperti sono divisi. Se da una parte, infatti, la specialista in tricologia Carol Walker lancia l’allarme sottolineando come avere la barba possa portare a infezioni della pelle più frequenti e alla possibilità di trasferire ad altri i germi e batteri che vi si annidano e che rimangono intrappolati, come ad esempio lo stafilococco quando si ha il raffreddore, c’è anche chi come Hugh Pennington, professore emerito di batteriologia all’Universita di Aberdeen, "difende" la barba non riscontrando rischi particolari per la salute. "La barba crescendo tende ad arricciarsi e ad ammorbidirsi e a fare pieghe che intrappolano lo sporco", spiega la Walker evidenziando come "alcune persone hanno avuto infezioni della pelle causate da incrostazioni o eritemi provocati dai batteri nella loro barba". Se si ha il raffreddore, poi, il liquido che cola dal naso può rimanere intrappolato nella barba e i batteri essere facilmente passati agli altri aggiunge l’esperta.

Secondo il professor Pennington, invece, "quelli della barba sono gli stessi batteri della pelle e non sono problematici o un rischio per la salute".

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