Cronache

Batman è "un criminale": processato l'eroe di Gotham a La Normale

Batman "è un criminale": questo l'esito di un seminario di Diritto condotto dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

Batman è "un criminale": processato l'eroe di Gotham a La Normale

Batman è "un criminale". Lo ha stabilito "l'intellighenzia" della Scuola Superiore la Sant'Anna di Pisa, afferente a La Normale, fiore all'occhiello del circuito accademico nazionale. E ai fan più incalliti non resta che prenderne atto.

Che Batman non fosse proprio uno stinco di santo, forse, lo avevano già intuito in molti. Ma che, addirittura, l'uomo pipistrello di Gotham City fosse "un criminale", probabilmente nessuno lo avrebbe mai detto. Eppure è questa la sentenza inoppugnabile emessa dagli intellettuali della Sant'Anna che hanno indagato, e quindi sottoposto a giudizio, il supereroe partorito dalle menti geniali di Bob Kane e Billy Finger nel lontano 1939. Ovviamente, non si tratta di un processo effettivo – svolto cioè in una regolare aula di Tribunale – ma di una indagine volta ad analizzare la relazione tra giustizia e diritto nelle stoiche imprese del Cavaliere Oscuro. Ma, data l'insidacabilità del verdetto finale, sembrerebbe proprio che non vi sia differenza tra il banco degli imputati e quello della Università.

Così, il personaggio dei fumetti più amato da grandi e piccini, è finito all'attenzione degli studenti in seno alla Scuola Superiore pisana diventando oggetto di studio nel corso del seminario dal titolo "Is the dark knight above the law? Diritto e Giustizia nell'universo narrativo di Batman". Un approfondimento dai risvolti decisamente interessanti, sia dal punto di vista sociologico che per quello strettamente giuridico.

"Batman è certamente un criminale – dichiara Giuseppe Martinico, docente di diritto e promotore del corso, alle pagine de Il Corriere della SeraPerché anche se non è un assassino e non uccide, viola i più fondamentali principi del diritto, sia allea con i malviventi per combattere altri delinquenti e dunque galleggia in quella zona grigia che anche oggi purtroppo conosciamo".

Dunque, la condotta morale (ma soprattutto etica) del Cavaliere di Gotham sarebbe più che discutibile. Anzi, viene quasi da pensare che se fosse un soggetto criminale in carne ed ossa, sarebbe più il tempo trascorso in gattabuia che quello a sorvolare i cieli delle città. Lungi dal fare ironia però, la faccenda è piuttosto seria e cervellotica. "Vive in una sorta di universo multiplo – spiega il docente- A volte può essere paladino della giustizia e criminale allo stesso tempo. Ma tutto questo scandisce la storia dell'uomo, anche nell'Antigone ci sono personaggi simili, per esempio. Batman è un moderno Robin Hood. Però, anche l'arciere di Sherwood, che rubava ai ricchi per donare ai poveri, è un fuorilegge e duque un criminale".

Dall'analisi certosina del caso, sembra proprio che non vi siano attenuanti per l'eroe dal mantello nero. Neanche la dolorosa infanzia (Batman ha cominciato a lottare contro il crimine dopo che i suoi genitori sono stati assassinati) scuserebbe le alleanze con personaggi di dubbia lealtà: "Si allea persino con gli assassini dei genitori per combattere un altro delinquente. Ma il fine non giustifica i mezzi", conclude il professor Martinico.

Dunque, agli amanti dell'eroe di Ghotam non resta che mettersi l'anima in pace.

"Così è deciso, l'udienza è tolta".

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