Cronache

La "Bibbia" del porno è ancora online: ora si vende su Telegram e Whatsapp

La Bibbia 5.0 è ancora in circolazione. È in vendita su alcuni gruppi Whatsapp e Telegram. Ma chi la diffonde o la scarica rischia fino a 3 anni di carcere

La "Bibbia" del porno è ancora online: ora si vende su Telegram e Whatsapp

La Bibbia del porno è viva e vegeta, e può ancora essere reperita seguendo pochi e semplici passaggi.

Nonostante Google e gli altri motori di ricerca ne abbiano bandito i link di accesso, questa maxi raccolta del porno proibito continua a passare di mano in mano. Già, perché la Bibbia è un enorme archivio di 10 gigabyte di materiale pornografico, costituito da 20 mila file schedati in oltre 500 cartelle. In rete dal 2016, dentro ci troviamo di tutto: foto amatoriali scattate in intimità o di nascosto e poi messe sul web, immagini che ritraggono ragazze minorenni senza veli, nomi e cognomi di vittime ignare immortalate in pose hot.

Oggi, dopo numerose segnalazioni, denunce e arresti, la Bibbia è tornata a far parlare di sé. O meglio: non se n'è mai andata davvero. Già, perché anche se il contenuto non si trova più su Internet, alla luce del sole, basta fare un giro su alcuni gruppi Telegram o Whatsapp. Nel frattempo la Bibbia si è evoluta, è stata cioè aggiornata con nuove foto e immagini e si chiama Bibbia 5.0. All'interno delle chat apposite le domande sono sempre le stesse: “Chi di voi ha il link?”. Centinaia e centinaia di richieste, e altrettante condivisioni, il più delle volte dietro un corrispettivo in denaro.

Dal web ai gruppi Whatsapp e Telegram

È così che alcuni utenti hanno trasportato la Bibbia all'interno di chat più o meno private e iniziato a chiedere denaro per la diffusione dell'archivio. Molti accettano di pagare, e le foto proibite hanno così ripreso a circolare da un dispositivo a un altro. Ricordiamo che scaricare o anche solo diffondere la Bibbia 5.0 (o una delle versioni precedenti) è un reato: chi lo fa rischia tre anni per detenzione di materiale pedopornografico e diffamazione, visto che le immagini sono corredate da nome e cognome delle persone ritratte.

Non è difficile acquistare la Bibbia 5.0. Su Telegram, un'applicazione di messaggistica molto simile a Whatsapp, ci sono decine di chat dedicate al porno all'interno delle quali l'archivio viene condiviso. In altre stanze, come detto, la raccolta viene venduta. Non è bastata l'azione decisa della Polizia Postale, che nel febbraio 2018 ha arrestato 3 persone e denunciate altre 33 per averla scaricata.

Facciamo un paio di conti. I gruppi che vendono la Bibbia 5.0 sono costituiti da decine di migliaia di utenti; alcuni superano le 50 mila unità. Per vendere la raccolta, gli organizzatori delle chat chiedono una "donazione" di 1,99 euro.

Moltiplicando tale somma per cinquantamila persone otteniamo una cifra che si avvicina ai 100 mila euro.

Commenti