Cronache

Bibbiano, dipendente del Comune indagato per abusi su un minore

Sul diario del piccolo i racconti shok: “Mi ha fatto vedere un film porno sul telefonino e poi mi chiedeva di ripetere quegli atti”

Bibbiano, dipendente del Comune indagato per abusi su un minore

Bibbiano come l’inferno dei minori. Il paese della Val d’Enza ancora una volta diventa palcoscenisco di atrocità che hanno come protagonisti i bambini del reggiano.

Un uomo è stato indagato per violenza sessuale aggravata su un bimbo di appena 10 anni. I fatti, risalenti al 2018, niente hanno a che vedere con l’inchiesta “Angeli e Demoni” sul sistema degli affidi illecito, scoppiata circa due mesi fa, ma il presunto mostro, che vrebbe abusato del minore, lavora proprio nel Comune di Bibbiano.

Al momento, come riportato da Il Resto del Carlino, le indagini sono ancora in corso e nei confronti del molestatore non sarebbe scattata alcune misura cautelare. Il presunto pedofilo adesso continua a svolgere le proprie mansioni presso il municipio, dove lavora per un soggetto terzo, non percependo dunque, alcuno stipendio dall’ente pubblico.

La denuncia ai carabinieri è arrivata da parte dei genitori del piccolo, che hanno consegnato alle autorità un diario, ora sotto sequestro, in cui il bambino avrebbe riportato gli sconcertanti abusi che è stato costretto a subire. “Mi ha fatto vedere un film porno sul telefonino e poi mi chiedeva di ripetere quegli atti” racconta il piccolo. Poi, “mi ha detto di tirargli giù i pantaloni”. Racconti terribili, scritti nero su bianco, tra le pagine di un quaderno custodito dal bambino. Storie che raccontano di un trauma indelebile, di un incubo vissuto in prima persona che aveva portato il ragazzino ad avere atteggiamenti strani anche a scuola. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono state le maestre, che hanno convocato i genitori e il figlio dopo aver notato alcuni comportamenti inopportuni da parte dell’alunno.

Un linguaggio pieno di volgarità e riferimenti sessuali che hanno fatto preoccupare le docenti. Durante il colloquio con la famiglia, il bambino, dopo poco, è riuscito a confessare tutto e, tra le lacrime, ha raccontato le violenze subite dall’uomo. A quel punto la madre si è subito rivolta ai carabinieri e ha deciso di chiedere aiuto anche alla “La Caramella Buona”, onlus per la tutela dei minori vittime di abusi.

Secondo quanto emerso dalle prime indagini le violenze non sarebbero avvenute esattamente a Bibbiano, luogo in cui lavora l’uomo, ma in un’altra località del reggiano. Intanto continuano i militari continuano ad investigare.

Sotto esame i contenuti del cellulare e del pc dell’uomo finito sotto accusa.

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