Cronache

Bimbo di 3 anni mangia yogurt all'asilo e va in choc anafilattico

Un bambino di 3 anni è finito in ospedale per uno shock anafilattico dopo aver mangiato uno yogurt alla mensa dell'asilo. Il piccolo era allergico al lattosio e i genitori lo avevano comunicato alla scuola. I carabinieri forestali di Pescara indagano sui fatti

Bimbo di 3 anni mangia yogurt all'asilo e va in choc anafilattico

Un bimbo di tre anni è finito in shock anafilattico dopo aver mangiato uno yogurt alla mensa dell'asilo.

È accaduto in una scuola dell'infanzia di Chieti, lo scorso 23 settembre. Stando a quanto riferisce Il Messaggero,dopo aver consumato la merenda in mensa, il piccolo avrebbe cominciato a stare molto male. Quando i genitori sono andati a recuperarlo, la maestra ha detto loro che il figlio avrebbe vomitato almeno un paio di volte dal pasto. Giunti a casa, il bimbo ha manifestato una grave insufficienza respiratoria tanto da rendere necessario l'immediato trasporto all'ospedale di Pescara. I medici che sono intervenuti gli hanno diagnosticato una "verosimile anafilassi da allergia alle proteine del latte" decidendo per un immediato ricovero. Era già noto, infatti, che il piccolo soffrisse di una severa intolleranza al lattosio.

Una volta ristabilite le normali funzioni vitali, il padre ha chiesto al bambino cosa avesse consumato a scuola per pranzo. "Un budino", è stata la risposta. A quel punto, i genitori hanno chiesto delucidazioni ai respondabili della fornitura dei pasti alla scuola materna dal momento che, agli inizi di settembre, avevano segnalato al Sian di Pescara la necessità di una dieta differenziata per il figlio. E nel menù di quel giorno era contemplato uno yogurt classico. Dunque, i due coniugi hanno comunicato l'episodio alla maestra di turno, la quale avrebbe negato i fatti sostenendo, al contrario, che ne avesse consumato uno senza lattosio. Ma il padre aveva scattato una foto allo snack incriminato, decisamente diverso da quello mostratogli dall'insegnante.


Per questo motivo l'uomo ha sporto querela ai carabinieri forestali di Pescara che, pertanto, stanno indagando sulla vicenda.

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