Bimbo di un mese circonciso in casa muore a Torino
30 Maggio 2016 - 19:17Il piccolo era stato sottoposto a una circoncisione casalinga e questa mattina la famiglia ha chiamato il 118. Il bimbo sarebbe arrivato in ospedale già in arresto cardiaco
Dramma familiare nella periferia di Torino. Un bambino ghanese di appena un mese è morto in ospedale, a Torino, dov'è stato portato d’urgenza a seguito di un arresto cardiaco a pochi giorni dalla circoncisione cui era stato sottoposto in casa.
Sono stati tutti vani i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari dell'ospedale Maria Vittoria di Torino, dove il piccolo è stato portato in gravissime condizioni. Secondo i primi soccorritori al bimbo, che dopo l'intervento avrebbe accusato febbre alta, sarebbe stata somministrata da parte della famiglia una dose eccessiva di paracetamolo. Soccorso dai sanitari del 118, il bimbo è stato ricoverato in ospedale dove è morto poco dopo.
A lanciare l'allarme, come scrive La Stampa, è stata una ragazza che vive nello "Spazio popolare Neruda", un'ex scuola occupata in via Ciriè. L'ospedale ha subito informato l'autorità giudiziaria.
La donna, che ha 35 anni e da 5 vive in Italia con lo status di rifugiata, ha rivelato agli investigatori di avere somministrato al figlio una supposta di paracetamolo da 250 mg, il cui è solo è consigliato solo per bambini sopra i 12 chili. Ora è accusata d'omicidio colposo.
Il caso di Torino è solo l’ultimo di una lunga serie: migliaia di bambini (fino al 50% di quelli cui viene praticata la circoncisione) rischiano questo destino. Lo afferma Mustafa Qaddurah, pediatra e consigliere del Centro islamico culturale di Roma. "Il problema è noto, ne abbiamo parlato ai congressi scientifici come alle istituzioni, ed è che il Sistema sanitario nazionale non riconosce la pratica se eseguita per motivi culturali e non medici. Questo vuol dire che o ci si rivolge in cliniche, dove costa molto, o a questi ciarlatani - spiega l’esperto -. Secondo le nostre stime il 30-40% dei musulmani preferisce farla nel paese di origine, ma un altro 30-50% si rivolge a personale non autorizzato, che opera in ambienti non idonei con il risultato di ammazzare i bambini o di provocare gravi malformazioni, che noi poi vediamo nei nostri studi. Casi di morte ci sono stati recentemente a Treviso e in Puglia, il fenomeno riguarda tutta l’Italia". Una stima è difficile, afferma il pediatra, ma secondo una ricerca Caritas sono circa 50 mila i bambini musulmani in età prescolare e scolare.
Una circoncisione non autorizzata costa 30-50 euro, mentre in ospedale a Roma il ticket chiesto è di 480 euro, e chi va in cliniche private spende molto di più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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