Cronache

Blitz contro i Casalesi, 24 arresti. Sequestrato un centro commerciale

Blitz delle forze dell'ordine dall'alba. Sequestrati beni per milioni di euro, tra cui un centro commerciale del valore di 60 milioni riconducibile a Michele Zagaria

Blitz contro i Casalesi, 24 arresti. Sequestrato un centro commerciale

Nuovo blitz delle forze dell'ordine contro il clan dei Casalesi. Ventiquattro arresti e sequestri per milioni di euro contro il clan Zagaria. Contestati i reati di associazione a delinquere di stampo camorristico, concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, estorsione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d'ufficio, truffa, turbata libertà degli incanti. Sequestrato un grande centro commerciale, il "Jambo", del valore di sessanta milioni di euro, direttamente riconducibile a Michele Zagaria. Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, hanno disvelato un complesso sistema criminale finalizzato al riciclaggio dei proventi dei delitti consumati dagli indagati, tra i quali spiccano amministratori locali ed esponenti dell'imprenditoria casertana. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 12 alla procura di Napoli.

Indagati amministratori locali e esponenti dell’imprenditoria casertana nell’inchiesta che ha portato al blitz di questa mattina contro il clan camorristico dei Casalesi facente capo a Michele Zagaria. L’operazione, a detta degli investigatori, ha scoperchiato "un complesso sistema criminale finalizzato al riciclaggio dei proventi dei delitti consumati dagli indagati".

Il sindaco di Trentola Dugenta, Michele Griffo, è ricercato dalle forze dell’ordine perché destinatario di una custodia cautelare. Per il primo cittadino l'accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa. Oltre a Griffo ci sono altri ricercati: i due fratelli imprenditori Balivo, Gaetano e Silvestro, e l’amministratore della società che controlla il centro commerciale finito sotto sequestro.

Misura cautelare anche per il boss Michele Zagaria, già detenuto al 41 bis. Secondo gli inquirenti ha reinvestito milioni di euro della cassa della cosca nel centro commerciale di Trentola Ducenta sul quale si è concentrata l’attenzione dei magistrati napoletani. Anche il fratello Carmine è destinatario di un provvedimento di arresto emesso dal gip Federica Colucci, che nella sua misura cautelare di 635 pagine ha ricostruito luna triangolazione tra politica, affari e camorra.

Il personaggio su cui si concentra l’attenzione della procura di Napoli è Gaetano Balivo. Di lui parla per primo il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, uno dei tanti che contribuiscono all’indagine, come Dario De Simone o Raffaele Piccirillo e Massimiliano Di Caterino. Il 23 aprile 2008 Vassallo dice dell’imprenditore edile: "È uno riciclatori dei soldi del boss Dario De Simone, ex capozona e ora pentito di tutta Trentola Ducenta". Secondo il collaborante, inoltre, aveva investito soldi del clan "per l’ampliamento del supermercato Jambo avvenuto nel 2005. Voglio precisare che Balivo è sempre stato un prestanome di Dario de Simone e ha avuto a disposizione i soldi del boss".

Secondo la procura e secondo il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Federica Colucci, da quanto dichiarato da Vassallo, emerge che "il boss ora pentito Dario De Simone, all’inizio degli anni Novanta, aveva contribuito alla realizzazione del "Jambo", convogliando per il tramite di Balivo una certa quota dei proventi del traffico di rifiuti".

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