Cronache

Bologna, asili nido troppo cari: le famiglie rinunciano

La candidata leghista alla presidenza regionale attacca: "I dati smontano la narrazione del magnifico welfare emiliano romagnolo, tanto cara al Pd"

Bologna, asili nido troppo cari: le famiglie rinunciano

Rette troppo alte e pochi posti disponibili. È quanto emerge da una indagine dell'Ires per il distretto di Pianura Est di Bologna, che mette in luce le difficoltà delle famiglie, che vorrebbero mandare i figli all'asilo nido.

Nei mesi scorsi, i genitori hanno compilato oltre 1.300 questionari e il 21,6% degli intervistati aveva intenzione di iscrivere il figlio al nido, dal momento che era stata presentata la domanda. Ma, come ricorda Libero, successivamento la famiglia ha deciso o è stata costretta alla non iscrizione: alcuni genitori, infatti, avrebbero rinunciato per i costi troppo elevati delle rette, mentre altri non avrebbero potuto mandare i figli all'asilo, per mancata ammissione e inserimento nelle liste d'attesa. Così, il 22% delle mamme si vede costretta a chiedere il part-time dopo la nascita dei figli.

"Rette troppo alte, pochi posti ai nidi, più di una mamma su cinque indotta a chiedere il part-time dopo la nascita di figlia o figlio- ha denunciato Lucia Borgonzoni, candidata leghista alla presidenza della Regione Emilia Romagna- Sono dati che smontano la narrazione del 'magnifico' welfare emiliano romagnolo, tanto cara al Pd. La verità è che c'è tanto da fare sia per garantire il diritto delle donne a essere madri e lavoratrici, sia per tutelare la parità di genere". Poi ha rilanciato: "Partiamo da questi dati per costruire un nuovo sistema di welfare e potenziare i servizi a disposizione delle famiglie. I problemi non si risolvono raccontandosi che tutto va bene anche quando le criticità sono evidenti ed emergono da numeri e statistiche".

D'altra parte, il presidente dem Stefano Bonaccini, ricorda di aver avviato da settembre un "piano per abbattere o azzerare le rette dei nidi", per fornire una risposta "a un'esigenza vera delle famiglie". Il piano, prevede tagli alle rette, "con un risparmio medio per le famiglie di circa 1.000 euro a figlio, grazie allo stanziamento di fondi regionali per 18 milioni l'anno". Nella stessa direzione sembra andare il ministro dem dell'Economia, Roberto Gualtieri, che aveva annunciato: "Per il 2020 vi è un potenziamento del bonus bebè che diventa universale e potenziato e vi è una misura importante per gli asili nido".

Ma, tra i bolognesi c'è chi è diffidente e si augura che la proposta di Bonaccini "non sia solo una promessa elettorale".

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