Cronache

Bologna, menù vegano a scuola L'Asl: "Scelta etica, non salutare"

Bologna apre al cibo vegano nelle mense scolastiche. Ma nonostante l'approvazione dell'Asl rimangono molti dubbi, soprattutto legati allo sviluppo dei bambini

Bologna, menù vegano a scuola L'Asl: "Scelta etica, non salutare"

Il cibo vegano sbarca anche a scuola. È questa la rivoluzione che del primo febbraio arriverà negli istituti di Bologna.

Nella mensa scolastiche comunali, i genitori portranno scegliere una dieta alimentare alternativa quella "onnivora". Di che si tratta? Semplicemente nei menù ci sarano alimenti di origine non animale. Una scelta che esclude carne, pesce, latte, uova e derivati. Il comune di Bologna spiega la scelta con una newsletter diffusa ai genitori per informare delle novità: "Nella scelta vegana oltre alle ragioni di tipo etico si aggiungono quelle salutistiche date, per esempio, dalla crescente preoccupazione per l'utilizzo sempre maggiore di antibiotici e di altri farmaci negli allevamenti".

Secondo Emilia Guberti, direttore del Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL di Bologna, questa opzione non sarebbe del tutto sana, come vogliono far credere dal comune targato Pd. Infatti, come spiega la Guberti sul Huffington Post: "Condurre una dieta vegana non è una scelta salutistica, ma etica. Per un bambino in fase di crescita è una decisione molto complessa, senza le dovute precauzioni può esporlo a forti carenze nutrizionali".

Oltre alla dubbia scelta alimentare, che appare più di tipo "etico", come precisa anche la dottoressa, i genitori che vorrano sottoporre il figlio a questo tipo di dieta dovranno presentare una richiesta sottoscritta anche da un medico pediatra. Insomma non basta più come precisa la Guberti, adeguarsi "alle linee guida nazionali della ristorazione collettiva, che prevede adeguate sostituzioni di alimenti legate a scelte etico-religiose", ma ora si presenta anche il problema di far seguire i figli da un medico per un pasto a scuola.

La Guberti sconsiglia questo tipo di dieta, soprattutto per i bambini: "Io personalmente non la raccomanderei. Condurre una dieta vegana per un bambino in fase di crescita è molto complesso, perché richiede un lavoro di bilanciamento molto accurato che può comportare mancanze nutrizionali. La dieta vegana a scuola è una delle possibilità proposte, ma resta il fatto che la dieta più salutare è quella standard, prevista dalle linee guida nazionali e regionali, che segue la piramide alimentare di tipo mediterraneo e in cui sono presenti tutte le componenti, comprese quelle di origine animale"

L'Asl ha dato l'assenso, come d'altronde ha fatto per le indicazioni alle diete legate alle credenze etico-religiose, ma nonostante ciò questa ultima scelta preoccupa, e non poco. "Una dieta di questo tipo, in assenza di un controllo adeguato, potesse dare adito a carenze nutrizionali. Così abbiamo introdotto l'obbligo di richiesta non solo da parte dei genitori, ma anche di un medico". Una dieta vegana non correttamente bilanciata infatti, precisa la dottoressa Guberti che "uno scorretto lavoro di bilanciamento fra le varie componenti nutrizionali può comportare anemia, disturbi di tipo neurologico che possono manifestarsi sul lungo corso, astenia".

Preoccupazioni sulla dieta vegano sono state esposte anche dal professor Emilio Franzoni, neuropsichiatra infantile dell’Alma Mater di Bologna. In un’intervista a Repubblica, ha parlato di “porta aperta all’anoressia”. Dettaglio che anche la Guberti conferma: "Sia l’anoressia sia in generale i disturbi del comportamento alimentare hanno cause molto complessi, molti dei quali non si conoscono. Sicuramente avere delle regole troppo rigide che limitino molto la diversità nell’assunzione degli alimenti non aiuta, anche se non è possibile metterli direttamente in relazione. La proposta che ci sentiamo di fare è quella di mantenere una dieta più varia possibile, nel menu non abbiamo escluso neppure la mortadella con moderazione".

Come si legge sul Huffington Post, la dottoressa approfitta anche per date qualche consiglio sul come affrontate la scelta "veg": "Per una dieta vegana ben equilibrata è indispensabile conoscere tutte le componenti nutrizionali dei vari alimenti, in un certo modo bisogna essere dei nutrizionisti. Soprattutto chi opta per una scelta vegana per il proprio figlio deve avere un’idea complessiva dell’alimentazione, dalla colazione agli spuntini, dal pranzo alla cena. Per quanto riguarda la parte proteica, si sopperisce aumentando le quantità dei legumi; per il ferro è importante assumere un’ampia varietà di frutta e verdura. La questione più difficile riguarda il complesso B, cui una dieta rigidamente vegana non riesce a rispondere.

In questo caso è fondamentale ricorrere agli integratori e seguire le indicazioni date dalla Società italiana di Nutrizione Umana".

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