Cronache

Bologna, torna dal lavoro a piedi: picchiato da immigrato

Un dj di Bologna stava tornando a casa dal lavoro. Era in zona universitaria quando un magrebino lo ha picchiato senza motivo. Forse uno scambio di persona

Bologna, torna dal lavoro a piedi: picchiato da immigrato

Picchiato senza senso da un magrebino in pieno centro mentre tornava dal lavoro. Succede a Bologna, dove l'amministrazione a guida Virginio Merola (Pd) ha disposto una ordinanza per la chiusura dei locali nella zona universitaria che hanno provocato l'apertura di rave abusivi nei locali occupati dell'università da parte dei collettivi di sinistra.

Marco Prati ha raccontato la sua avventura su Facebook, allegando la foto della profonda ferita subita al volto. "Avevo appena terminato di lavorare (faccio il dj) - scrive - è tardi a Bologna, l'orologio faceva circa le 04:40 e mi trovavo a camminare nella zona universitaria (nelle vicinanze di via Zamboni) con un trolley in una mano e uno nell'altra (tutta la mia attrezzatura da Dj) quando sono stato colpito in pieno volto da un cazzotto tiratomi da un magrebino, sferrato senza intimidazioni o minacce. Persona che non conosco, con cui non ho mai interagito e che non ha partecipato alla serata nel locale dove ho lavorato". Poi aggiunge: "L'intervento di alcuni passanti ha impedito che l'episodio degenerasse in peggio". Il magrebino che lo ha aggredito era stato coinvolto in una mega rissa fra pusher tunisini scoppiata nelle vicinanze: "Ero nel posto sbagliato nel momento sbagliato", conclude Prati.

"E non è certo un caso - aggiunge nel suo racconto -che sia successo proprio in concomitanza con il rave abusivo ‘Reclaim the streets’ di Via Zamboni organizzato dal Cua", il centro sociale di sinistra. Poi la vittima fa anche una precisazione: "Non ce l'ho con gli extracomunitari ma solo con questa giunta".

Quello che Merola dovrebbe chiedersi è: perché quel marocchino era libero di picchiare un passante alle 4 del mattino?

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