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Il braccio armato del Pd per i lavori sporchi

La Commissione di garanzia per gli scioperi ha bocciato la richiesta di Cgil e Uil di bloccare il Paese venerdì con una sorta di sciopero generale camuffato

Il braccio armato del Pd per i lavori sporchi

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La Commissione di garanzia per gli scioperi ha bocciato la richiesta di Cgil e Uil di bloccare il Paese venerdì con una sorta di sciopero generale camuffato. Ma i due sindacati non riconoscono la decisione e rilanciano la sfida: noi scioperiamo. Ovvio che il problema è squisitamente politico e la domanda è una, molto semplice: perché? Intendo, quale è l'emergenza così grande, il sopruso o l'inadempienza inaccettabili imputabili al governo da dover mettere in campo l'arma più dura e violenta in mano ai sindacati per di più violando la legge?

Andiamo con ordine. Se il problema sta nella manovra economica in approvazione, ecco, la prova che non si tratta di qualche cosa di punitivo per i lavoratori è che la stessa è stata ieri bocciata dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, perché a suo avviso scontenta la grande industria, così come è innegabile che il ceto medio sia rimasto sostanzialmente a bocca asciutta avendo il governo messo la gran parte del poco a disposizione proprio sulle classi sociali medio-basse e sui redditi dei lavoratori con gli stipendi al minimo o poco intervenendo sul cuneo fiscale.

No, oggettivamente la manovra economica non può essere motivo di una generale mobilitazione sindacale, anzi averla contenuta con realismo dentro i limiti che il bilancio consente è prova di responsabilità. Il salario minimo? Certo, è un interessante tema di dibattito che divide gli esperti, molti dei quali preoccupati dai quasi certi effetti collaterali, ma comunque riguarda una parte infinitesimale dei lavoratori, non certo quelli chiamati a incrociare le braccia che sono già protetti da accordi collettivi e da pensioni.

E allora perché Maurizio Landini chiama la mobilitazione generale quando tutti gli indicatori che misurano l'occupazione segnano un continuo miglioramento? Non c'è logica se non voler deliberatamente fare male al Paese per fare male al governo a lui sgradito, dare all'estero l'immagine di un'Italia arrabbiata e oppressa che non corrisponde per nulla alla verità. Del resto la Cgil, insieme alle toghe rosse, è da sempre il braccio armato della sinistra politica, quello addetto alle operazioni sporche sotto copertura. Guido Clericetti, ironico e illuminato autore televisivo di successo, una volta scrisse: «I sindacati entrano in agitazione tutte le volte che i lavoratori non pensano di agitarsi».

Ecco, appunto.

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