Cronache

Tamponi? Quel flop al confine. Lo schiaffo di Austria e Germania

Code e disagi per tanti camionisti colti alla sprovvista: chi entra in Austria deve presentare un covid-test effettuato nelle 48 ore precedenti, mentre in Italia si entra liberamente. Un paradosso europeo

Tamponi? Quel flop al confine. Lo schiaffo di Austria e Germania

Disagi e code al Brennero dopo che l'Austria ha imposto ai camionisti l'obbligo di un tampone negativo (molecolare o antigenico) non antecedente le 48 ore per poter accedere all'interno del territorio: una misura che ha colto di sorpresa centinaia di camionisti, con disagi alla circolazione e la formazione di una coda che ha raggiunto nella giornata di ieri anche i 40 chilometri tra Bressanone e Vipiteno. La cosa più grave, come peraltro è accaduto non di rado in passato, è che Vienna ha introdotto questa "limitazione" al confine con l'Italia in maniera del tutto unilaterale: questo vuol dire che la regola voluta dall'Austria per limitare la diffusione del coronavirus e delle ultime varianti, vale solo per chi entra nel paese austriaco, e paradossalmente non il contrario. In Italia, insomma, si entra liberamente, in Austria no. Con buona pace dello spirito europeo e della collaborazione fra Paesi confinanti, soprattutto in un momento delicato come questo. E con evidenti disagi scaricati tutto sul suolo italiano.

Per far fronte al problema, riporta l'Agi, le Truppe Alpine dell'Esercito hanno allestito, in collaborazione con l'Azienda sanitaria altoatesina, all'autoporto Sadobrè di Vipiteno un servizio di 'drive through' con un ufficiale medico e un infermiere militare. Nelle ultime ore, riportano le agenzie, sono stati effettuati ben 1800 test. Di questi, secondo quanto fa sapere l'Azienda sanitaria di Bolzano, in 3 sono risultati positivi. "Solo grazie all'eccezionale collaborazione del sistema sanitario insieme con i tanti volontari - si legge in una nota dell'Azienda sanitaria -è stato possibile in brevissimo tempo allestire una corsia di test alla stazione di Sadobre a Campo di Trens per poter garantire la continuazione del viaggio". Una soluzione che ha quantomeno ridotto drasticamente i disagi al traffico e le lunghe code.

Matteo Salvini: "Inaccettabile disparità di trattamento"

Anche se la situazione sul fronte delle code e del traffico sembra si sia normalizzata nelle ultime ore, la misura anti-contagio imposta unilateralmente da Vienna fa discutere. Il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenuto a L'Aria che Tira su La7, giudica "inaccettabile la disparità di trattamento per camionisti e lavoratori al Brennero", determinata dai "chilometri di coda, e ore di attesa, perchè agli italiani è richiesto un tampone per espatriare, mentre non ci sono controlli e ritardi per chi entra in Italia".

Fugatti e Salvini

Lo stesso Salvini ha incontrato nella giornata di oggi il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, proprio per discutere di ristori e dei disagi per i camionisti italiani diretti verso Nord. "È incomprensibile che Germania e Austria pretendano i tamponi per consentire l’accesso nel proprio Paese agli autotrasportatori, ma la stessa regola non valga al contrario" osserva Fugatti sui social.

Lega e Fratelli d'Italia contro Vienna

Dal Trentino Alto-Adige la polemica sui tamponi al Brennero voluti dall'Austria e dalla Germania arriva anche in Europa. Al Parlamento europeo, rendono noto gli europarlamentari della Lega membri della commissione Trasporti, Paolo Borchia, primo firmatario della proposta, Marco Campomenosi, capo delegazione Lega, Massimo Casanova e Lucia Vuolo, il carroccio ha presentato una proposta di risoluzione per "chiedere il ritiro immediato delle misure unilaterali da parte dell'Austria" e proporre una "soluzione congiunta a livello Ue con il coinvolgimento di Italia, Austria, Germania, Commissione ed enti locali", nonchè "sollecitare il completamento in tempi rapidi dei lavori per la galleria ferroviaria del Brennero, che non può più attendere".

E sul tema intervengno anche il capo delegazione di Fratelli d'Italia - Ecr e membro della Commissione trasporti al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e l'europarlamentare di FdI-Ecr, Sergio Berlato: "L'introduzione dell'obbligo di tampone alla frontiera per gli autotrasportatori che dall'Italia entrano in Austria direzione Germania è un nuovo colpo alla libertà di circolazione delle merci e come tale deve essere rimossa" affermano. "Tanto più che non esiste reciprocità, con l'evidente paradosso che mentre gli operatori italiani vengono bloccati in code chilometriche al Brennero, i colleghi che transitano verso l'Italia non subiscono alcuna limitazione. A ciò si aggiunge il blocco del transito notturno, ancora una volta unilaterale", aggiungono.

Ancora una volta, insomma, Vienna impone restrizioni al Brennero senza consultare nessuno e in maniera unilaterale.

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