Cronache

Brescia, orrore del clandestino: violenta una bimba di 3 anni

La vittima presentava perdite di sangue: gli abusi in casa della famiglia. Poi il nigeriano aggredisce pure i carabinieri

Brescia, orrore del clandestino: violenta una bimba di 3 anni

Un autentico orrore quello avvenuto all’interno di un’abitazione di Brescia, dove la figlia di 3 anni di una coppia di nigeriani è stata violentata da un connazionale, amico della famiglia.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il gravissimo episodio si è verificato lo scorso sabato. Il nigeriano, che si era recato nell’appartamento per fare visita ad un parente della bambina, ha approfittato della situazione per trascorrere parecchio tempo da solo con la piccola. In quelle ore è purtroppo avvenuta la violenza.

È stato il pianto della bambina a richiamare l’attenzione del padre che, insospettito dal comportamento della figlia, ha deciso di portarla in un’altra stanza e di tenerla lontana dall’ospite. L’abuso, tuttavia, era ormai già stato commesso e, qualche ora più tardi, è stata la mamma della piccola a comprendere la gravità della situazione. Mentre aiutava la bambina a cambiarsi per andare a dormire, si è infatti resa conto della presenza di evidenti tracce ematiche sulla biancheria e sulle parti intime della figlia la quale, fra l’altro, lamentava anche dolore durante la minzione.

Immediata la chiamata alle forze dell’ordine, accorse prontamente sul posto.

I carabinieri hanno provveduto a chiamare un’ambulanza, affinché la vittima venisse trasportata al pronto soccorso pediatrico degli Spedali Civili di Brescia, per poi ascoltare il racconto dei genitori.

Questi ultimi hanno subito fatto il nome del nigeriano, riferendo ai militari quanto accaduto nel pomeriggio. Gli uomini dell’Arma si sono pertanto attivati per rintracciare l’orco, che aveva trovato rifugio all’interno dell’abitazione di sua sorella, sito nella zona di Franciacorta.

Raggiunto dai carabinieri, il nigeriano ha opposto una strenua resistenza all’arresto, reso ancor più furioso dai fumi dell’alcol. Dopo una violenta colluttazione, durante la quale alcuni militari sono stati colpiti da calci e pugni, lo straniero è stato immobilizzato ed ammanettato.

Condotto negli uffici della caserma per le pratiche di identificazione, il soggetto è risultato essere un 22enne clandestino. Accusato di violenza sessuale su minore, si trova ora dietro le sbarre della casa circondariale di Canton Mombello. Una misura cautelare convalidata dal gip.

I medici hanno poi confermato l’abuso, in quanto i genitali della piccola presentavano evidenti traumi, segno inequivocabile dell’avvenuta violenza.

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