Cronache

Brescia, rom travolge e uccide il cognato per vendetta: "Volevo solo spaventarlo"

Il 25enne Renat Hadzovic prova a difendersi dal carcere, dove è detenuto in attesa di convalida per omicidio volontario. Si è giustificato ribadendo le sue intenzioni: "Non volevo ammazzarlo"

Brescia, rom travolge e uccide il cognato per vendetta: "Volevo solo spaventarlo"

All'inizio la dinamica sembrava essere quella di un comune incidente stradale, come ne accadono di continuo. Ma l'investimento e la morte di Omar Ghirardini, un 35enne di origine sinti e padre di sei figli, avvenuto a Brescia nei giorni scorsi, ha destato da subito i sospetti delle forze dell'ordine. Dall'altra parte, sull'automobile che lo ha travolto, infatti, c'era Renat Hadzovic, il cognato 28enne della vittima, di etnia rom, che nelle ore successive al sinistro era stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. E che oggi ha provato a difendersi.

La giustificazione

In queste ore, il responsabile della morte di Ghirardini si sarebbe difeso giustificato che la sua intenzione non era quella di ammazzare il cognato 35enne ma di intimorirlo: "Io volevo spaventarlo, ma non ucciderlo. Per questo l'ho inseguito in auto". Ha provato a dare questa versione, dal carcere, Hadzovic, interrogato dal giudice per le indagini preliminari, Lorenzo Benini, che nelle prossime ore dovrà esprimersi sulla convalida del fermo. I legali dell'uomo hanno chiesto i domiciliari.

La dinamica della rissa

Secondo le prime ricostruzioni, il giorno dell'incidente in zona San Paolo, in una zona periferica di Brescia, l'investitore sarebbe stato aggredito insieme ai due fratelli dal cognato 35enne, il quale avrebbe utilizzato un coltello per tentare di risolvere un litigio avvenuto all'interno del campo nomadi per futili motivi. In base a quanto riportato da Ansa, Ghirardini si sarebbe lamentato per il mancato invito a una festa. Dopo aver sfregiato i tre cognati, fratelli della moglie con la lama, il 35enne si sarebbe allontanato, per poi essere seguito da uno dei tre.

L'inseguimento e l'incidente

A quel punto, Hadzovic avrebbe deciso di inseguirlo (e colpirlo) con la sua automobile di grossa cilindrata che, in pochissimo tempo, lo avrebbe letteralmente sbalzato dall'altro lato della strada e ucciso. Chi ha visto la dinamica dell'incidente ha subito chiamato i sanitari del 118, dal momento che il 35enne giaceva riverso sull'asfalto. Ma all'arrivo dei medici del pronto soccorso e della Croce Bianca, la vittima aveva già perso la vita. Ogni tentativo di rianimazione sul corpo dell'uomo è risultato vano e, stando alle prime ricostruzioni, Ghirardini sarebbe molto sul colpo dopo l'impatto con la strada.

Le forze dell'ordine, intervenute poco dopo l'incidente, hanno escluso immediatamente la fatalità e hanno compreso subito che alla base del sinistro potesse esserci un violento diverbio.

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