Cronache

Brindisi, ladri di acqua: denunciate quaranta persone per allacci abusivi

Tuturano (Brindisi), furto di acqua dalla rete pubblica, denunciate 40 persone. Si tratta di capi di famiglia che usufruivano abusivamente dell'acqua

Brindisi, ladri di acqua: denunciate quaranta persone per allacci abusivi

L'acqua è preziosa, si sa, e molto spesso, purtroppo, non è alla portata di tutti. Soprattutto nelle zone periferiche, dove insistono gli edifici popolari. A Tuturano, un Comune della provincia di Brindisi di poco più di 2mila abitanti, quaranta persone sono state denunciate a piede libero dai carabinieri per furto di acqua, sottratta alla rete pubblica.

I carabinieri della stazione del centro urbano pugliese, a conclusione di mirata attività investigativa avviata in seguito ad un esposto presentato dalla società “Acquedotto Pugliese S.p.A.” per presunto allaccio abusivo alla rete pubblica, hanno denunciato in stato di libertà, come detto, per il reato di furto di acqua dalla rete pubblica, quaranta capifamiglia di singoli nuclei di un complesso popolare del luogo. In particolare, i militari dell'Arma hanno accertato che gli stessi capifamiglia avevano realizzato allacci abusivi, celandoli sotto strutture in metallo e cemento al fine di renderli irraggiungibili. La società Acquedotto pugliese ha rappresentato in una nota che si attiverà per il ripristino dello stato dei luoghi e la cessazione dell’illecita erogazione. I danni arrecati sono in via di quantificazione.

Nel Brindisino non si è nuovi a furti dalle reti pubbliche. Ci sono, infatti, denunce in merito al furto di energia elettrica. L'ultimo caso a Brindisi ad agosto scorso. Un uomo di 31 anni di Carovigno (sempre nella provincia pugliese) è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato perché, dopo l'arresto della vicina della sua abitazione, si era abusivamente allacciato alla rete di energia elettrica della donna.

Nel corso di un controllo presso la sua abitazione, i militari dell'Arma, in collaborazione con un tecnico dell'Enel, hanno constatato che l'uomo aveva eseguito un collegamento abusivo, per un consumo indebito non quantificabile, al contatore della sua vicina, una 49enne del posto, al momento assente poiché detenuta presso la casa circondariale di Lecce. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell'autorità giudiziaria, il 31enne è stato rimesso in libertà.

Un altro caso simile è accaduto ad Ostuni, sempre in provincia di Brindisi. Due uomini, di 26 e 46 anni, sono stati arrestati per spaccio di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica. I due vivevano insieme e nella loro abitazione, nei pressi dello stadio comunale, avevano realizzato un allaccio abusivo con bypass al contatore. Anche in questo caso il danno economico è in fase di quantificazione.

Nell'abitazione al momento dell'arrivo della polizia c'erano altre cinque persone, tra cui due minorenni, e la droga era nascosta in una scatola di caramelle.

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