Cronache

Bunker della droga, in manette cinque persone a Catania

Gli arrestati avevano occupato abusivamente una casa popolare creando la base operativa della loro attività illecita, il blitz dei carabinieri ha permesso di smantellare l'organizzazione

Bunker della droga, in manette cinque persone a Catania

Avevano creato un bunker in una casa popolare abusivamente occupata realizzando il loro “punto vendita” di sostanze stupefacenti ma sono stati scoperti ed arrestati dai carabinieri. Siamo a Librino, quartiere di Catania, dove i militari della locale compagnia coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo di Fontanarossa, hanno smantellato un’organizzazione criminale dedita alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Durante l’attività investigativa i militari hanno tenuto sotto controllo tutti i movimenti dei delinquenti nell’area circostante il bunker. Quest’ultimo, essendo divenuto la base operativa dell’illecita attività, veniva protetto da un cancello di ferro e una porta blindata.

Una perfetta organizzazione quella degli arrestati che si erano suddivisi i ruoli tra vedette e addetti alla vendita. Per comunicare meglio e in sicurezza tra loro, usavano delle radiotrasmittenti appellandosi con nominativi particolari del tipo “gelataio”, “muratore” e altri nomi. Per controllare quanto avvenisse fuori dalle mura si avvalevano anche di innovative telecamere di videosorveglianza. Tutto era tenuto sotto controllo in modo da evitare irruzioni inaspettate da parte delle forze dell’ordine e anche per osservare l’attività di compravendita della sostanza stupefacente. Era tutto minuziosamente controllato e visibile agli occhi dei delinquenti che, questa volta però hanno fallito facendosi sorprendere dall’intervento degli uomini in divisa.

L’attività di spaccio che emergeva con il pedinamento da parte degli investigatori in un primo momento veniva poi confermata dagli acquirenti che, fermati a debita distanza dal luogo della compravendita, ammettevano di aver acquistato la droga dalle persone sottoposte ad osservazione. È dunque così scattato il blitz dentro il bunker da parte dei militari che si sono calati dall’alto dentro il covo. La prima persona ritrovata è stata quella che deteneva le chiavi del cancello di ferro.

Nel corso delle perquisizioni all’interno del bunker sono stati trovati 27 dosi di crack, 76 dosi di marijuana, 2 dosi di cocaina, una ricetrasmittente, un impianto di videosorveglianza e video registrazione con monitor da 55 pollici. E poi ancora, tre microcamere puntate sulle zone di spaccio utili a prevenire l’intervento delle forze dell’ordine e a monitorare lo svolgimento dell’attività illecita ed, infine, anche 300 euro in contanti, probabilmente provento della precedente vendita degli stupefacenti. Sono stati così tratti in arresto nella flagranza di reato Carmelo Giuffrida, 38 anni, con il ruolo di pusher; Giovanni Citraro, 28 anni, che si occupava di rifornire la droga e accogliere i clienti; Salvatore Pulvirenti, 29 anni, vedetta. In manette anche le vedette Alfio Palermo, 28 anni e Alessandro Rossello di 22 anni.

Tutti sono ritenuti responsabili di concorso in spaccio e detenzione illecita di stupefacenti.

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