Cronache

Camping River, a Roma cinquanta migranti ospitati nel campo rom

A Roma cinquanta migranti sono stati sistemati dalla Prefettura all'interno del Camping River, il campo rom che la giunta Raggi aveva promesso di chiudere entro tre mesi. E nel quartiere scoppia la protesta dei residenti

Camping River, a Roma cinquanta migranti ospitati nel campo rom

Il sindaco Raggi aveva promesso che il Camping River, l’accampamento che ospita circa 430 nomadi nella zona nord della capitale, avrebbe chiuso i battenti entro settembre 2017. Ma gli ospiti del campo rom, invece di diminuire in vista della prossima chiusura, sono, paradossalmente, aumentati.

Ieri, infatti, accanto alle baracche del Camping River sono stati sistemati anche 50 richiedenti asilo. I migranti, quasi tutti eritrei, sono stati accolti in una struttura adiacente al campo, in via della Tenuta Piccirilli. E il nuovo centro di accoglienza straordinario, fa sapere il capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, Fabrizio Ghera, sarà gestito dalla cooperativa Isola Verde, la stessa che finora si è occupata della gestione del campo nomadi.

La decisione di trasferire i migranti accanto all’insediamento, secondo quanto riporta Roma Today, sarebbe stata presa direttamente dalla Prefettura e all’insaputa del presidente grillino del XV municipio, Stefano Simonelli, il quale, appresa la notizia, ha convocato una riunione dei capigruppo e un incontro pubblico con i residenti.

I cittadini, che speravano nella prossima chiusura del campo, infatti, sono spaventati dai possibili effetti della convivenza fra migranti e nomadi. La decisione di portare i migranti nel campo, lamentano, inoltre, i comitati di zona, è stata presa durante il periodo di proroga tecnica di tre mesi concessa lo scorso 30 giugno dal Comune di Roma alla cooperativa che gestisce il campo per consentire ai rom di lasciare l’insediamento.

Ma a preoccupare gli abitanti è soprattutto il fatto che la baraccopoli possa essere rimpiazzata da un nuovo maxi centro di accoglienza, in un territorio dove mancano i servizi basilari, come l’allaccio alla rete idrica e fognaria, dove i trasporti pubblici sono ridotti al minimo e l’illegalità è diffusa. Preoccupati che il numero dei migranti ospitati a via della Tenuta Piccirilli possa aumentare nelle prossime settimane, infatti, i cittadini hanno promesso battaglia lanciando una raccolta firme per chiedere la chiusura del campo.

E il rischio è che nell’area possano scoppiare nuove tensioni sociali.

Commenti