Cronache

Canone, centralini in tilt. E l'attesa è a pagamento

A un giorno dalla scadenza della cosiddetta Dichiarazione sostitutive, tuttavia, il numero dell'Agenzia delle entrate è in tilt, denuncia l'Unione nazionale dei Consumatori

Canone, centralini in tilt. E l'attesa è a pagamento

Conto alla rovescia per il canone Rai in bolletta: lunedì scadrà il termine per l'invio della dichiarazione di esenzione, un'autocertificazione che può essere presentata sia da chi non possiede la tv sia per specificare su quale utenza elettrica, intestata a un membro della famiglia, debba essete addebitata la tassa sulla tv (ed evitare così doppi pagamenti). A un giorno dalla scadenza della cosiddetta Dichiarazione sostitutive, tuttavia, il numero dell'Agenzia delle entrate è in tilt, denuncia l'Unione nazionale dei Consumatori.

Secondo l'associazione, "chi in questi giorni ha chiamato il numero preposto, l'848 800 444, per avere chiarimenti tecnici, si è ritrovato ad avere una media di 100 persone davanti, con un'attesa superiore ad 1 ora. Attesa a pagamento!". E, "dopo aver pagato profumatamente l'ora di attesa, ad alcuni consumatori, arrivato il proprio turno, è pure scattata una vocina automatica che più o meno diceva: gli operatori sono tutti occupati, siete pregati di richiamare più tardi. E a quel punto la linea cadeva".

"Il fatto che i numeri per avere informazioni sul canone Rai siano in tilt, dimostra che gli italiani non sanno ancora come compilare la dichiarazione e che sono necessari più giorni per permettere ai consumatori di inviarla. Chiediamo, quindi, una proroga di qualche giorno", afferma Massimiliano Dona, segretario dell'Unione Nazionale Consumatori. "Ricordiamo che telefonando all'848.800.444 da fisso, anche chi ha un'opzione flat, paga la tariffa urbana a tempo. Il servizio funziona solo il sabato, fino alle 13. Quindi chi ha ancora dei dubbi dovrà chiamare necessariamente lunedì mattina e poi correre a fare la dichiarazione". L'associazione fa presente che "esistono altri mezzi per avere informazioni, ma nessuno che funziona in modo adeguato". Innazitutto via email ma "le risposte date dalla Rai sono inadeguate, sono preconfezionate e si limitano ad assemblare quanto già scritto sui siti dedicati della Rai, nelle Faq, creando spesso confusione, come quando alcuni consumatori hanno chiesto se chi ha il televisore analogico senza decoder usato come monitor per il computer o per vedere videocassette deve pagare il canone". Altro canale è il servizio Pronto la Rai, dove si può prenotare l'appuntamento telefonico. Tuttavia "la prima data utile per ricevere una chiamata è il 9 giugno, ossia 24 giorni dopo il termine per inviare la dichiarazione". Quanto al "numero verde Rai, 800 93 83 62, va meglio e resta l'unico servizio che merita la sufficienza, anche se le attese sono lunghissime", afferma l'Unione Nazionale Consumatori. "Nonostante lo sforzo apprezzabile della Rai di venire incontro alle esigenze dei consumatori, accogliendo la richiesta dell'Unione Nazionale Consumatori di istituire un numero verde, e la squisita disponibilità degli operatori, tutti molto gentili e disposti all'ascolto, resta comunque il problema per i casi più complessi. Se, infatti, non si rientra nei 16 esempi di compilazione dell'Agenzia delle entrate, le risposte cambiano a seconda dell'operatore che risponde.

Insomma, l'incertezza regna sovrana".

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