Cronache

"Il Capodanno anticipato? In Rai si fa così da anni"

Antonio Azzalini, responsabile della trasmissione Rai di Capodanno L'anno che verrà: "Nel 2008 il conto alla rovescia venne anticipato di 65 secondi"

"Il Capodanno anticipato? In Rai si fa così da anni"

"Si è sempre fatto così, è una prassi consolidata". Insomma, secondo Antonio Azzalini, responsabile della trasmissione Rai di Capodanno L'anno che verrà, anticipare il countdown non è una novità. E il dirigente Rai, in una intervista a Repubblica, rispedisce al mittente le accuse di truffa: "Si tratta solo di una tecnica propria del settore televisivo".

Inoltre, Azzalini aggiunge che i due massimi responsabili della Prima Rete (Leone e Fabiano) "condividessero la mia decisione di anticipare" alla luce anche del copione in scena in altri 31 dicembre. Come quello della trasmissione del 2008, quando il conto alla rovescia venne anticipato di 65 secondi.

"Gli orari non si rispettano più, ormai da molti anni "per una consolidata prassi aziendale", in modo da ottenere "picchi d’ascolto" e "difendersi" dalle altre emittenti", ha aggiunto Azzalini.

"La Rai non può che scusarsi degli episodi di Capodanno, ma mai e poi mai una decisione così irrazionale e irrispettosa come quella di intervenire sul countdown di Capodanno è stata condivisa con i vertici della rete. Non esistono zone grigie sul tema e l'autorizzazione non è stata chiesta né data oggi come negli anni scorsi. Non esisteva alcuna prassi occulta, in base al silenzio assenso, verso l'anticipo del countdown. Nei precedenti Capodanni che ho seguito come direttore di Rai1, nel 2013 con Conti e nel 2014 con Insinna, non si sono mai verificati anticipi dell'orario di mezzanotte: non esisteva alcuna prassi né è mai stata presa in considerazione un'ipotesi del genere. Credere che un atto possa essere condiviso da altri è una formula ambigua e fuorviante, nel nostro lavoro la responsabilità è tutto e si fonda sul sapere e sul fare, non sulle illazioni.

La Rai non ha coperto né supportato simili iniziative", ha smentito il direttore di RaiUno Giancarlo Leone.

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