Cronache

Il cardinal Ravasi su Twitter: "Ero straniero e non mi avete accolto"

Ravasi su Twitter cita il Vangelo per sostenere l'accoglienza di Aquarius, ma sui social alcuni fedeli rispondono di scortare i migranti in Vaticano

Il cardinal Ravasi su Twitter: "Ero straniero e non mi avete accolto"

"Ero straniero e non mi avete accolto". Il tweet del cardinal Gianfranco Ravasi non lascia spazio a interpretazioni. L'hastag del resto è riservato alla nave Aquarius, una di quelle che il ministro dell'Interno Matteo Salvini sta provando a bloccare.

La citazione di Matteo 25,43 evidenzia come la Chiesa cattolica, ancora una volta, si schieri dalla parte dell'accoglienza a tutti i costi. I migranti sono al centro della pastorale di Papa Francesco che, a differenza del suo predecessore, ha dato poco rilievo a quel "diritto a non emigrare", che dovrebbe permettere alle tante persone in fuga dalla loro nazione di provare a rimanere in patria. Un diritto che andrebbe tutelato, sosteneva Ratzinger, mettendo sul campo "interventi organici e multilaterali per lo sviluppo dei Paesi di partenza".

Fino alla mattinata di oggi nessun ecclesiastico di spicco si era espresso sul caso della nave con a bordo seicentoventinove migranti. Poi è arrivato il tweet del presidente del Pontifico Consiglio della Cultura. Ma non tutti lo hanno accolto con favore.

"Secondo me Ravasi ha pienamente ragione - ha scritto il bioteticista Renzo Puccetti su Facebook - . Suggerisco a Salvini di assicurare l’approdo della Aquarius via Tevere al porto di Ripetta e scortare i 630 fino all’Arco delle Campane delle mura Vaticane raccomandando alle guardie svizzere di eseguire l’ordine del cardinale". Questo dei migranti è uno dei temi sui quali si giocherebbe la sintonia tra il Vaticano e l'esecutivo guidato dal professor Giuseppe Conte.

Stando a quanto raccontato da Luigi Bisignani, la Santa Sede sarebbe delusa per le "prime mosse" del presidente del Consiglio del governo gialloverde. "Giuseppe Conte, finora, non ha dedicato neanche una parola al Papa, alla Chiesa o alle radici cristiane dell’Europa - ha scritto Bisignani su Il Tempo - eppure nei sacri palazzi c’era grande attesa. Era dai tempi di Romano Prodi che mancava un Presidente così vicino a molte eminenze". Certo è che sull'accoglienza, rispetto agli esecutivi precedenti, la musica sembrerebbe cambiata.

Se ne sono accorti quelli del Centro Astalli, che durante la mattinata di oggi hanno diramato una nota stampa pubblicata dalla Sir, nella quale si afferma che:"Mettere in salvo vite è atto di umanità che non può essere oggetto di trattative politiche o dispute tra governi". Salvini, per il servizio dei gesuiti per i rifugiati, dovrebbe dare priorità a questo prima di qualsiasi altro aspetto.

Tanto che i gesuiti esprimono "seria preoccupazione per le condizioni" dei migranti a bordo e bocciano le azioni del ministro definendole "atti dimostrativi". Il comunicato non si riferisce direttamente a Salvini, ma appare chiaro come il punto di vista allarmato sia rivolto a all'esponente leghista. Bisogna, dichiara il Centro Astalli, "rispettare e applicare la normativa nazionale e le convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare".

Sui social, però, è tutto un "accoglieteli voi". "Se accogliamo per mettere nelle baracche, sfruttare e far morire è da cristiani?" si chiede un utente su twitter in risposta al post del cardinal Ravasi. La Chiesa contemporanea, che di questi tempi viene spesso criticata per essersi troppo appiattita sull'opinione pubblica, continua ad andare "in direzione ostinata e contraria" in materia d'immigrazione.

"Accogliere" anche quando sono alcuni fedeli, se non la maggior parte, a chiedere prudenza.

Commenti