Cronache

Il caro bollette rovina le vacanze: cosa vi fanno pagare in albergo

Il caro bollette rischia di rovinarci anche le vacanze. In futuro un albergo di Rimini metterà nel conto anche il costo dell’aria condizionata. E non sarà una spesa da poco

Il caro bollette rovina le vacanze: cosa vi fanno pagare in albergo

Il caro bollette rovina anche le vacanze degli italiani e non solo la loro vita quotidiana. Se quest’anno per i vacanzieri è andata bene, e hanno continuato a pagare più o meno la stessa cifra per soggiornare in hotel o B&B, dalle prossime ferie la storia potrebbe cambiare. In peggio ovviamente. Il rischio è che nel conto venga aggiunta una voce poco piacevole, ovvero il costo dell’aria condizionata. Un albergo di Rimini starebbe pensando infatti di fare in modo che dalla prossima stagione venga aggiunto nel conto anche il costo dell’aria condizionata. In poche parole, chi vorrà accendere lo split e stare al fresco dovrà quindi pagare il supplemento, che finora era compreso nel prezzo del pernottamento. La famiglia Pazzini, titolare degli hotel Gioia e Confort, ha spiegato al Corriere Romagna:“Stiamo pensando di mettere l'aria condizionata a pagamento dal prossimo anno, qualche euro al giorno per chi la vuole, così da coprire quello che è il costo per noi”. Qualche euro, senza specificare ancora di quanto potrebbe trattarsi.

Adesso corrono ai ripari

La mazzata per gli albergatori sta arrivando in questi giorni e, se prima erano felici di aver recuperato la stagione ed essere riusciti a fare praticamente il tutto esaurito grazie ai molti vacanzieri italiani e stranieri, adesso si vedono arrivare bollette esorbitanti, con rincari quadruplicati. Alcuni alberghi stanno perfino pensando di chiudere la stagione e non arrivare alla fine, provando a limitare i danni, o quantomeno a non peggiorarli. Con i prezzi degli scorsi anni restare aperti sembra ormai impossibile. Del resto, in questa estate bollente, in cui il caldo è stato da record e le piogge praticamente inesistenti, quando si era in camera l’aria condizionata era costantemente accesa, così come nel resto della struttura ricettiva. Gli albergatori hanno affermato di aver pagato poco meno di 20mila euro di bollette di luce e gas, praticamente tre volte quello che avevano sborsato lo scorso anno.

Quest’anno non si aspettavano certi rincari e, presi in contropiede, non hanno avuto il tempo per ritoccare i prezzi, ma per la prossima stagione qualcosa si dovranno inventare. Intanto alzando l’aria condizionata, facendola passare dai 24 ai 26 gradi, magari mettendo in conto qualche lamentela degli ospiti della struttura. Da una parte ci saranno quindi gli albergatori che cercheranno escamotage per arrivare a fine mese, dall’altra ci saranno le famiglie che in certi casi, molti, non potranno più permettersi le ferie fuori città. Con ogni probabilità, a causa dei rincari aumenteranno anche i ristoranti, dove oltre all’aumento delle bollette c’è pure quello delle materie prime, come pesce, verdure, carne. Da qui in poi, ogni mese verranno ritoccati i prezzi, a seconda dei costi sostenuti.

Qualcuno sta pensando di non riaprire

Come riportato da Libero, a un hotel di Pordenone è arrivata una bolletta della luce di 22mila euro, con la titolare che chiuderà alcuni piani del suo albergo per cercare di sopravvivere alla stangata. La situazione non cambia spostandosi da Nord a Sud. Anche in Versilia i campeggi e gli alberghi hanno visto le bollette schizzare alle stelle, anche 10-30mila euro in più. Lo stesso in Puglia. Secondo quanto affermato da Federturismo, il caro energia rischia di cambiare vestito a questa estate che era fino a poco fa ottima per le presenze di vacanzieri. Non è detto che a Natale o Carnevale riapriranno tutti.

Molto preoccupati sono gli albergatori della montagna: Gianni Battaiola, presidente associazione albergatori e imprese turistiche della Provincia di Trento, ha fatto sapere a Il Dolomiti che le bollette sono molto alte e che “il rischio è che quest'inverno alcuni alberghi possano chiudere perché non ci saranno turisti che potranno permettersi di pagare i rincari”. Siamo ancora a fine agosto ed è forse prematura fasciarsi la testa adesso, ma il rischio c’è, e soprattutto “c'è grande preoccupazione.

Visti i rincari dell'energia come albergatori dovremmo aumentare le tariffe del 25-30%, non per guadagnarci noi ma semplicemente per avere il bilancio in utile”.

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