Cronache

Caro Salvini, se non ora, quando?

Caro Salvini, se non ora, quando?

Matteo Salvini ha sbottato: «Abbiamo vinto le elezioni e in Europa accontentano Pd e Cinque Stelle», con riferimento alle per ora uniche nomine che l'Italia ha strappato a Bruxelles, quella di David Sassoli (Pd) a presidente e di Massimo Castaldo (Cinque Stelle) a vicepresidente del Parlamento. Già, a che serve vincere se poi non si comanda? La risposta è banale: a vincere, se sei bravo, basti tu, ma per comandare ci vogliono alleanze che la Lega non ha perché i populisti europei non solo sono minoranza, ma pure condannati a essere divisi e ostili tra loro. E questo improduttivo isolamento è solo in Europa. Diciamolo chiaramente: il paradosso è che la Lega nei sondaggi sfiora il 40 per cento, ma anche sul campo italiano non tocca palla o quasi. L'autonomia delle Regioni del Nord è al palo e lì resterà; la flat tax ma anche una semplice riduzione delle tasse - è una chimera ciclicamente riproposta per scaldare l'opinione pubblica; la guerra agli sbarchi è snervante, faticosa e sostanzialmente persa perché ogni migrante che di suo, o aiutato dalle Ong, riesce ad arrivare al largo delle nostre coste, alla fine sbarca; la riforma della giustizia, che si sta rivelando come noi sosteniamo da sempre la più marcia d'Europa, è chiaro a tutti che mai sarà fatta stante la posizione sull'argomento dei Cinque Stelle.

Le indubbie capacità di Salvini non bastano se lui continuerà nella politica dell'uomo solo al comando, né mai avrà il ben che minimo aiuto da Di Maio e soci. Semmai accadrà il contrario: più per la Lega la strada si farà elettoralmente in discesa più aumenterà la salita che dovrà quotidianamente affrontare sui singoli fatti e dossier. Tanta fatica per arrivare dove, quando la soluzione è a portata di mano, cioè andare a votare e ripristinare un sistema di alleanze omogenee un nuovo centrodestra - utile per contare in Europa e fare in Italia? Dove non arriverebbe la Lega potrebbero dare una mano gli alleati dentro un sistema di relazioni e protezione dell'Italia più ampio dell'inevitabile strettoia su cui cammina Salvini.

Su questo il Capitano appare indeciso, ondeggia e prende tempo. Ma non per farmi gli affari suoi, se non ora, quando?

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