Cronache

Il caso di Capo Rizzuto: "Cacciate dal camping perché transessuali"

Cacciate dopo aver ballato in maniera sensuale durante uno schiuma party

Il caso di Capo Rizzuto: "Cacciate dal camping perché transessuali"

Cacciate dal campeggio naturista perché transessuali. Questa è l'accusa di tre ragazze napoletane, in vacanze in un campeggio di Capo Rizzuto, nella provincia calabrese di Crotone.

Secondo quanto riporta il quotidiano partenopeo Il Roma, le tre ospiti sarebbero state invitate ad allontanarsi dopo aver preso parte ad uno schiuma party - a cui loro sostengono di essersi presentate in tanga "per rispettare la presenza di lacuni bambini".

"Era una serata di festa e tutto quello che abbiamo fatto è aver ballato in maniera sensuale con altre persone - racconta una delle tre all'Ansa - Ma si scherzava! E, soprattutto, anche gli altri ballavano in maniera sensuale con noi. Sia chiaro, gli altri erano nudi ma noi sempre con il tanga indosso. Peccato che il giorno dopo la sorte di essere sbattuti via come cani è toccata solo a noi".

"Siamo stati convocati dalla direttrice - prosegue - la quale ci ha detto senza se e senza ma che dovevamo andare via e che non dovevamo mai più tornare in quel camping. Perché? Perché meritavamo di essere denunciate per atti osceni in luogo pubblico per quello che avevamo fatto la sera precedente. E allora io mi chiedo e vi chiedo: perché siamo state cacciate solo noi e non anche gli altri che hanno ballato con noi in maniera altrettanto sensuale, per giunta nudi."

La direttrice del campeggio, per tutta risposta, ha assicurato che non vi è stata alcuna discriminazione e che le tre sono state allontanate solo dopo aver commesso una serie di atti osceni davanti ad adulti e minorenni: "Sono state invitate più volte ad evitare questi atteggiamenti ma hanno proseguito per tutta la serata", garantiscono dalla direzione.

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