Cronache

Caso Uva, la Cassazione conferma lʼassoluzione di poliziotti e carabinieri

Dopo 11 anni di battaglie giudiziare la sentenza sul caso di Giuseppe Uva, l'uomo fermato dai carabinieri la notte del 14 giugno 2008 che morì il giorno dopo in ospedale a Varese

Caso Uva, la Cassazione conferma lʼassoluzione di poliziotti e carabinieri

La Corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione di sei poliziotti e due carabinieri per la morte di Giuseppe Uva, morto in ospedale a Varese nel giugno del 2008 dopo una notte trascorsa in caserma a seguito di un controllo. Gli imputati, accusati di omicidio preterintenzionale e sequestro di persona, erano stati assolti sia in primo grado che in appello dal Tribunale di Varese e da quello di Milano. Il ricorso era stato depositato dalle parti civili, tra cui i familiari di Giuseppe Uva, e dalla Procura generale. (ecco cosa successe quella notte)

Si tratta di uno dei casi più controversi degli ultimi anni insieme a quello di Stefano Cucchi. Proprio per questo, le reazioni non hanno tardato ad arrivare. Per l'avvocato Fab io Ambrosetti, legale dei familiari, la sentenza è "una sconitta dello Stato democratico". E poi ha aggiunto: "Una sentenza sbagliata rimane sbagliata anche se confermata in Cassazione. Ci rivolgeremo alla Corte europea dei diritti dell'uomo".

Sulla decisione della Cassazione si è espresso anche Valter Mazzetti, segretario generale dell'Fsp Polizia di Stato, che ha parlato di "11 anni di un inferno che pochi possono reggere, meno che mai agenti che vivono con i nostri stipendi, che vivono del loro onore, che dedicano la vita a rispondere al dovere e si vedono additare come 'nemici' dei più deboli".

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