La Cassazione: "Il Dna sul cadavere di Yara è di Bossetti"
23 Novembre 2018 - 15:44Massimo Bossetti dovrà scontare la pena dell'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Ecco le motivazioni della sentenza
Massimo Bossetti dovrà scontare la pena dell'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Il muratore di Mapello è stato infatti condannato in via definitiva dalla Cassazione. E adesso la Suprema Corte ha pubblicato le motivazioni del verdetto spiegando cosa ha determinato la scelta di una condanna così pesante: "Le numerose e varie analisi biologiche effettuate da diversi laboratori hanno messo in evidenza la piena coincidenza identificativa tra il profilo genetico di ’Ignoto 1’, rinvenuto sulle mutandine della vittima, e quello dell’imputato".
Insomma la prova regina resta quella determinante per la condanna del killer di Yara. Poi i giudici rendono più chiara la loro posizione citando anche alcuni dati che riguardano i margini di errore sull'analisi del Dna di Ignoto 1 che è stato collegato all'identità di Massimo Bossetti: "L’analisi statistica ha evidenziato che la probabilità di errore è di 1 su 20 miliardi (superiore a tutta la popolazione, viva e morta, transitata sulla Terra dalla comparsa dell’uomo), salvo che l’imputato abbia un fratello gemello monozigote (in questo caso il dna è identico), circostanza però non dedotta ed esclusa da tutti i protagonisti della vicenda".
A questo punto arriva l'affondo che inchioda Bossetti: "Si rileva quindi che dalle risultanze genetiche si desume con assoluta certezza il rapporto di filiazione naturale tra Giuseppe Guerinoni e lo stesso Bossetti, e la stessa assoluta certezza riguarda l’identità tra ’Ignoto 1’ e l’imputato".