Cronache

Castel Romano, dal campo rom sassi contro le auto in corsa

"Li ho visti in faccia. Ero pronto ad entrare nel campo nomadi insieme alla polizia per indicare i colpevoli, ma gli agenti hanno detto che non era il caso di notte"

Castel Romano, dal campo rom sassi contro le auto in corsa

Lanciano grosse pietre contro le auto in corsa per costringere i conducenti a fermarsi. Poi li derubano. Gli agguati sulla Pontina, all’altezza del campo rom di Castel Romano, sono organizzati nei minimi particolari: i sassi vengono tirati sulle vetture di passaggio con l'obiettivo di far accostare il guidatore per poi rapinarlo. Sei le macchine danneggiate, con i parabrezza in frantumi, e due i feriti.

Le testimonianze

"Li ho visti in faccia - racconta un ragazzo che guidava una delle macchine colpite dalle pietre a Il Messaggero -. Ero pronto ad entrare nel campo nomadi insieme alla polizia per indicare i colpevoli, ma gli agenti hanno detto che non era il caso di notte".

"Vedo un uomo vestito di arancione, correre verso di me sul lato della strada, penso che voglia buttarsi sotto, poi mi scaglia un mattone sul parabrezza, che va in frantumi - spiega un tassista, vittima delle aggressioni -. Urlo all'auricolare al collega cosa è successo, gli dico che mi fermo, lui mi sbraita di non farlo, di tirare dritto fin che posso, perché di sicuro mi vogliono rapinare".

"Alla prima auto hanno sfondato il parabrezza e sfiorato al naso il passeggero, provocandogli un taglio - racconta un giovane -. Un altro è stato ferito alla nuca. Abbiamo visto i rom correre verso l'auto ferma di lato. Hanno tirato un sasso anche contro la mia macchina, danneggiandola nella parte anteriore, e anche alla terza auto dei nostri amici. Poi è stata colpita anche una quarta vettura. Non ci hanno rapinato, perché ci siamo fermati tutti al distributore e probabilmente hanno pensato che fossimo in troppi.

È arrivata l'ambulanza, sono stati medicati i feriti".

Commenti