Cronache

A centosei anni le rimandano la visita medica di dodici mesi. In Puglia si può

A centosei anni le rimandano la visita medica di dodici mesi. In Puglia si può

Se non fosse vero sarebbe uno “scherzo” epocale. Giovanna Marras, originaria di Oristano, di 106 anni si è rivolta, tramite la nipote che vive con lei, all'Asl di Bari per alcuni esami specifici prescritti dal medico di famiglia. Tra questi l'ecodoppler total body con enzimi cardiaci.

Alla richiesta della paziente, in ospedale hanno risposto che la prima data disponibile era per giugno 2017.

Il rinvio sembra addirittura un auspicio di lunga vita, ma non troppo: gli esami, al di là dell'età del paziente, hanno priorità assoluta.
La nipote dell'anziana donna non ha voluto aspettare e ha, così, prenotato le visite privatamente pagando 1,256 euro.
Una cifra da capogiro, soprattutto se si pensa che quella visita poteva essere fatta gratuitamente e in tempi più stretti. La famigliare dell'anziana donna non si è arresa e ha deciso di rivolgersi ad Agitalia (l'Associazione per la giustizia italiana) per denunciare l'accaduto e valutare tutte le strade necessarie alla tutela della salute della nonna.

Dopo l'intervento legale, il direttore generale della Asl di Bari Vito Montanaro, ha immediatamente avviato la procedura di rimborso della costosa visita privata. Montanaro, secondo fonti di stampa, ha specificito che la legge “non prevede corsie preferenziali riferite all’età dei pazienti, ma alle patologie. Se la signora ha problemi cardiaci, questi hanno priorità assoluta, a prescindere dall’età. All’atto della prenotazione è importante identificare subito il tipo di problema, così come, al momento della prescrizione, il codice della prestazione deve essere preceduto dal codice di urgenza”.
A 106 anni il paradiso può...

attendere.

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