Cronache

Chi tifa per l'orso (o per gli immigrati) dall'attico in centro

Chi tifa per l'orso (o per gli immigrati) dall'attico in centro

Praticamente tutta Italia sta tifando che nessuno riacciuffi, vivo o morto, Orso M49, evaso dal carcere per animali dove era stato rinchiuso e ora in fuga nei boschi del Trentino. Soprattutto stanno tifando per la sua libertà senza se e senza ma quelli che non rischiano di trovarselo sul proprio cammino mentre passeggiano per un sentiero con figli e nipotini e chi non ha una bella baita da quelle parti, magari isolata come tutte le baite di quelle parti.

Tifare per la libertà di Orso M49 stando in città o da lui lontani mille miglia è cosa più facile che nobile, perché gli orsi, presi a tu per tu, sanno essere cattivi e feroci come tutti gli animali che illogica coincidenza che non ho mai capito - popolano le più tenere fantasie dei bambini sotto forma di peluche o pacifici eroi dei cartoni: l'orsetto, il leoncino, il lupetto, il pacioccone ippopotamo (dicono sia il più feroce di tutti) e persino il topolino, che non sarà feroce ma se per caso ti morde può mandarti all'altro mondo.

Tifare per Orso M49 è certamente romantico e istintivo, ma è come godere dello spettacolo del mare in tempesta stando non su una barca in balia delle onde, ma sulla terraferma. O, se vogliamo buttarla in politica, essere favorevoli all'immigrazione senza regole abitando in un super attico del quartiere più esclusivo, ben protetti, riveriti di tutto punto.

Purtroppo questa vicenda non è una favola, e dubito pure nella possibilità comunque vada di un lieto fine che accontenti tutti. La questione non è essere o no animalisti tutti d'un pezzo, sensibili o insensibili, qui non serve aprire la discussione se siamo noi umani ad aver invaso migliaia di anni fa il territorio degli orsi o viceversa loro oggi il nostro, sarebbe come sentenziare se è nato prima l'uovo o la gallina. Così come tra gli umani è stabilito che la libertà ha il limite invalicabile della sicurezza, oggi dobbiamo solo prendere atto che uomini e orsi non possono generalmente convivere, se non con rischi inaccettabili. La gente di montagna che rispetta l'orso e tutti gli animali ben più dell'animalista metropolitano - questo lo sa bene, conosce il confine tra l'amore, la compassione e la tutela della sua comunità. Lasciamo a loro decidere che fare con Orso M49. Non c'è giudice, corte o politico che potrebbe decidere meglio.

Siamo in buone mani, mani di una saggezza millenaria.

Commenti