Cronache

Ci tassano le vacanze: ​il contributo di sbarco

Torna la tassa di sbarco nelle isole minori che era stata congelata durante il 2016. E a pagarla saranno tutti i passeggeri: vacanze salate

Ci tassano le vacanze: ​il contributo di sbarco

Un'altra tassa potrebbe accompagnare le nostre vacanze. Di fatto torna la tassa di sbarco nelle isole minori che era stata congelata durante il 2016. L'emendamento ha come primo firmatario Raffaele Ranucci del Pd e ha già ottenuto l'ok della Commissione del Senato. La tassa di sbarco non potrà superare i 2,50 euro. Sarà inoltre possibile alternarla a quella di soggiorno. Insomma sarà un obolo a carico dei turisti, spesso italiani, che sbarcheranno durante questa estate sulle isole minori.

La quota verrà percepita per ciascun passeggero che sbarca sull'isola. Il fatto che la tassa possa essere "sostitutita" con quella di soggiorno potrebbe comportare un incremento delle tariffe dei biglietti per tutti i vettori che collegano i grandi Comuni con le piccole isole. Un esempio su tutti: si può fare una vacanza a Trapani e un giro in giornata a Favignana utilizzando un aliscafo o un traghetto. In quel caso non si soggiorna a Favignana ma si paga la tassa di sbarco sul ticket del vettore. Quella di soggiorno invece il turista la verserà già all'albergatore di Trapani.

Il gettito di questa tassa sarà destinato ad interventi nelle singole isole minori soprattutto sul fronte della raccolta dei rifiuti e sulla salvaguardia ambientale, viabilità e polizia locale.

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