Cronache

La circolare di Renzi alle scuole: "Parlate bene dell'immigrazione"

La circolare del ministero dell'Istruzione sulla ricorrenza della giornata delle vittime dell'immigrazione. Il diktat alle scuole per evitare atteggiamenti "discriminatori nei confronti dei rifugiati"

La circolare di Renzi alle scuole: "Parlate bene dell'immigrazione"

Il 3 ottobre è la giornata nazionale per le vittime dell'immigrazione. Una ricorrenza decisa e approvata dal parlamento in ricordo delle vittime del naufragio a largo di Lampedusa avvenuto tre anni fa e in cui persero la vita 368 migranti. Bene. Il ministero dell'Istruzione ha anche inviato una circolare a tutte le scuole per invitare i ragazzi a partecipare attivamente alla ricorrenza. Un documento in cui si invita a parlare bene dell'immigrazione. Senza se e senza ma.

"Il fulcro dell’azione progettuale - si legge nella circolare - prende spunto proprio dalle vicende legate alla giornata del 3 ottobre 2013, in grado di far rivivere e riflettere le nuove generazioni sugli aspetti del fenomeno migratorio. Le comunità scolastiche sono quindi invitate ad affrontare e discutere questi temi, al fine di diffondere la cultura dell’informazione e dell’accoglienza, della convivenza e della pace, fondati sul rispetto dei diritti umani". Non solo. "Si auspica che la partecipazione all’iniziativa - aggiunge il ministero - possa suscitare nelle classi coinvolte una riflessione e un dibattito importanti sulla diversità̀ culturale, linguistica, etnica, e sulle dinamiche di gruppo che l’arrivo di uno o più stranieri necessariamente innesca in una comunità. Il coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi costituirà anche un’occasione per confrontarsi sul tema delle discriminazioni e dell’esclusione dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo a livello nazionale ed europeo". Chissà se è accettata l'idea che uno studente possa pensarla diversamente, magari sostenendo che l'immigrazione così come è gestita dall'Europa è tutt'altro che positiva. E che non si può accogliere tutti.

Probabilmente no. Anzi sicuramente, tenuto contro che "l'obiettivo del progetto è quello di favorire, tra gli studenti italiani, una corretta conoscenza dell'asilo e della condizione di vita dei rifugiati in Italia" e le "difficoltà legate al viaggio e le violenze che sono costrette a subire nei paesi di transito", perché non saperlo secondo il ministero "determina una visione distorta del fenomeno che nel tempo rischia di alimentare atteggiamenti discriminatori nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Per tali ragioni, è importante che nelle scuole italiane si possano sviluppare percorsi didattici finalizzati ad una corretta riflessione". Come a dire che chi la pensa diversamente, che crede che sia sbagliato accogliere così tanti migranti, è nel migliore dei casi un razzista. Nel peggiore un ignorante.

La rivolta del professore contro la "propaganda pietistica"

In alcune scuole è accaduto anche che si invitasse a vedere il film di Gianfranco Rosi, Fuocammare, che andrà in onda stasera su Rai3. Cosa che non è piaciuta ad alcuni. Non tutti i professori sono stati infatti contenti di dar lettura e seguire le indicazioni delle circolari del ministero. In particolare il post di un professore, Martino Mora, ha avuto particolare diffusione sui social network. Mora si è detto "umiliato" per aver dovuto propagandare "una schifezza pietistica che serve a lavare il cervello della gente", quando si è trovato a leggere una circolare - non specificata - in cui si invitano i ragazzi a vedere il documentario "Fuocammare" sulla strage di Lampedusa. "Ore 11.30 - racconta sulla sua pagina Facebook - Sto spiegando le guerre settecentesche in una quarta. Arriva la bidella con una delle numerose circolari da firmare e da leggere ai ragazzi. Firmo e leggo. Sulla circolare vi è scritto che per decisione del governo, approvata dal parlamento, la giornata del 3 ottobre è divenuta "Giornata delle vittime dell'immigrazione" e che si consiglia a tutti i ragazzi la visione su Rai Tre del film "Fuocoammare" che andrà in onda quella sera. Mi sento profondamente umiliato nella mia professionalità. A ragazzi ai quali cerco di sviluppare desiderio di conoscenza e senso critico sto consigliando (seppure solo come lettore di cose scritte da altri) un misero documentario di propaganda, una schifezza pietistica che deve servire a lavare il cervello alla gente, ad accettare come buona l'immigrazione di massa senza regole. Mi sento ridotto a megafono dell'ideologia dominante. Per fortuna mi salva la battuta di un ragazzo: "'Iri sera c'era James Bond, ma mica me l'avete detto'.

Gli faccio un grande sorriso".

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