Cronache

Clonato il sito di Prada: smantellata rete in Cina

Alcuni falsari avevano messo in piedi un traffico illecito attraverso un sito falso che replicava perfettamente quello della griffe italiana

Computer e Internet
Computer e Internet

Il sito internet aveva un indirizzo e una grafica perfetti per non destare sospetti agli utenti che volevano acquistare online - magari risparmiando qualcosa - una borsa di lusso. Ma dietro allo store non c'era affatto la griffe italiana Prada: a gestirlo era una rete di falsari che dalla Cina passava per Francia, Olanda e Inghilterra.

Secondo la Guardia di Finanza che ha scoperto il traffico illecito, sarebbe stato difficile anche per internauti esperti, comprendere che il sito non era quello originale: i prezzi dei prodotti in vendita, equivalenti a quelli degli outlet ufficiali gestiti dalla griffe italiana, il sistema di pagamento, gestito dai maggiori circuiti di moneta elettronica, e di spedizione della merce, affidato a primarie imprese del settore, non lasciavano dubbi. I finanzieri hanno appurato che una volta effettuati gli ordini telematici e accreditati i pagamenti su un conto corrente acceso nel Guangdong, nella Cina meridionale, i prodotti erano consegnati da un corriere internazionale agli indirizzi degli acquirenti. Ma i beni non potevano essere ritirati se non dopo avere pagato inaspettate spese di sdoganamento, dato che risultavano spediti da Hong Kong.

Una volta venuti in possesso dei prodotti, per quanto curati fin nei minimi particolari , un occhio attento si sarebbe accorto che si trattava di abilissime contraffazioni, come hanno accertato gli ispettori messi a disposizione proprio da Prada.

Commenti