Cronache

Coca Cola costretta a ritirare la pubblicità in Messico: "È razzista"

Lo spot nelle intenzioni voleva diffondere un messaggio di fratellanza e unione, infatti alla fine si conclude con lo slogan "Noi siamo uniti"

Coca Cola costretta a ritirare la pubblicità in Messico: "È razzista"

Non si placano le polemiche per l'ultima campagna pubblicitaria della Coca Cola, accusata dai consumatori messicani di discriminazione razziale. Lo spot vede come protagonisti un gruppo di giovani statunitensi - tutti rigorosamente bianchi e definiti dalla stampa d'oltreoceano hipster - che decidono di partire per una remota località del Messico per recapitare un "messaggio importante".

Mentre i ragazzi sono intenti a costruire i pezzi di un albero di Natale che si rivelerà solo alla fine del filmato, le immagini raccontano la realtà di una comunità indigena messicana nella città di Oaxaca e alcune scritte spiegano come oltre l'80% dei nativi messicani si siano sentiti discriminati perché parlano un'altra lingua.

Intanto gli americani arrivano in questo paesino e portano il loro bene più prezioso: bottiglie di Coca Cola per tutti.

La pubblicità nelle intenzioni voleva diffondere un messaggio di fratellanza e unione - infatti alla fine si conclude con lo slogan "Noi siamo uniti" - ma agli occhi di molti è stata vista come un'ingerenza delle abitudini degli Usa in una comunità, per così dire, incontaminata, senza dimenticare tra i protagonisti americani la totale assenza di diversità etnica.

Inoltre, diversi commentatori hanno fatto notare che l'obesità è uno dei problemi di cui soffrono gli abitanti di queste comunità sparse per le aree più remote del Messico e quindi, suggerire il consumo di bibite gassate non è proprio un'iniziativa lodevole.

Le polemiche hanno costretto Coca Cola a ritirare la campagna pubblicitaria e rimuovere dal canale ufficiale di Youtube

538em;">il video incriminato che però è possibile vedere qui di seguito.

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