Cronache

La confessione choc del rom: "Per vivere rubiamo in giro"

Un nomade intervistato dal Tg Vicenza ammette ai microfoni che per vivere "ribiamo soprattutto ferro". Poi la richiesta: "Dateci un pezzo di terra"

La confessione choc del rom: "Per vivere rubiamo in giro"

Un pezzo di terra, il camper sempre a disposizione che si deve muovere "ogni tre quattro giorni" e un lavoro sicuro: rubare. E a dirlo non è un leghista qualsiasi, ma un rom domiciliato nel vicentino, che intervistato da Rete Veneta ha ben pensato di ammettere che "per vivere noi rubiamo" (guarda il video).

La surreale intervista è stata realizzata ad alcuni rom che abitano intorno a Vicenza. Il tema? La richiesta al sindaco di Vicenza di avere un pezzo di terra dove poter mettere i caravan. I rom sono pronti a pagare "luce e acqua". Insomma: serve un posto dove stare, magari regalato dai contribuenti. "Sono due o tre anni che siamo qui e giriamo sempre tra i parcheggi - dice il nomade - non sappiamo mai dove andare. Arriva la polizia locale, ci mandano via tutte le volte".

L'incipit è chiaro: "Il nostro popolo vive così". Sono anni che girano e ora vorrebbero stabilizzarsi. Andrebbe bene anche una "casa popolare e un lavoro", dicono. Ma se non è possibile si accontentano di un pezzo di terra dove piazzare il camper. Per i soldi "nessun problema". Per sopravvivere, infatti, il rom ammette che "noi andiamo a rubare in giro. Giriamo e quello che vediamo lo rubiamo. Rubiamo quello che capita.

Soprattutto ferro vecchio da portare al rottamaio".

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