Cronache

Conosce un ragazzo su Facebook: minore viene stuprata e uccisa

La ragazza di soli 15 anni ha incontrato il ragazzo che qualche tempo prima l'aveva aggiunta agli amici di Facebook. Dopo essere stata drogata e stuprata è morta all'ospedale San Juan de Dios di Santiago del Cil

Conosce un ragazzo su Facebook: minore viene stuprata e uccisa

Una richiesta d'amicizia, un paio di conversazioni su Facebook e un tragico destino. Sono tutti elementi che racchiudono e raccontano la morte di una ragazzi di 15 anni di Santiago del Cile. Drogata e stuprata a morte da un ragazzo conosciuto sul web.

Uccisa dopo l'incontro

La 15enne è morta all'ospedale San Juan de Dios di Santiago del Cile. Il referto medico parla di encefalopatia ipossica ischemica, come riportato dal Correo, noto giornale peruviano. La ragazza ancora minorenne è finita in coma per edema celebrale dopo aver assunto della droga e aver subito violenza sessuale. Ma chi si è macchiato le mani di un così terribile gesto? Il nome del colpevole è Steve Audriu Chanter Cayazo di 21 anni.

Le vicende che hanno condotto alla morte della ragazza sono illustrate dal maggiore del 35° Commissariato dei Delitti Sessuali, Virginia Ruiz a La Tercera. "Si sono incontrati e si sono trasferiti a casa di lui, dove, dopo aver fumato marijuana, come ha raccontato il ragazzo, hanno cominciato ad avere un rapporto prima che lei avesse delle convulsioni. Per questo è stata trasferita in ambulanza in un centro assistenziale" ha spiegato l'agente. La 15enne infatti il giorno della morte aveva saltato la scuola e aveva incontrato quel 21enne che l'aveva aggiunta su internet. Una cosa normale oggigiorno, ma che può celare dei rischi.

La versione del ragazzo è un'altra. Secondo quanto ammesso alla polizia, lui e la 15enne si sarebbero conosciuti sui social network e poi si sarebbero fidanzati. Il dossier consegnato però dall'ospedale alle forze dell'ordine parla di lesioni attribuibili ad abusi sessuali. Non solo, nella documentazione si legge che nel sangue della ragazzina ci fossero sostanze stupefacenti più forti della marijuana.

In base a questo prove, Chanter Cayazo è stato condotto in carcere, in cui resterà per 60 giorni.

Le indagini intanto cercheranno di fare chiarezza sulla sua posizione, come riferisce il Messaggero.

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