Cronache

Conto alla rovescia per il Giubileo. Ma Roma è pronta per i pellegrini?

Mancano 50 giorni, ma la Capitale non è pronta per nulla. Due anni di "cura Marino" hanno peggiorato i mali della città

Conto alla rovescia per il Giubileo. Ma Roma è pronta per i pellegrini?

Mancano solo 50 giorni all’inizio del Giubileo, e più che un conto alla rovescia per Roma l’avvicinarsi di questo evento è quasi una minaccia. Si, perchè la Capitale non è assolutamente pronta per il grande lavoro che l’aspetta. E i due anni della “cura Marino”, anziché alleviare i mali di questa città, li ha peggiorati ed evidenziati ancora di più.

Dai trasporti ai rifiuti, dagli scandali agli allagamenti, dalla crisi politica alle manifestazioni il quadro si rivela a dir poco triste.

Il Giubileo avrà inizio in pieno inverno, e d’inverno si sa cosa accade a Roma: allagamenti. Bastano infatti due gocce d’acqua per trasformare la città in un caos totale. Metropolitane, sottopassaggi perennemente allagati e tombini occlusi. I pellegrini, dovranno venire ben equipaggiati se vogliono riuscire a raggiungere San Pietro a piedi. E si allenino a fare lo slalom fra buche e rifiuti. Perché è vero che Ama e Campidoglio hanno messo in strada 300 spazzini in più in vista del Giubileo e hanno cambiato i tracciati delle spazzatrici, ma la città resta ancora sporca.

E se a piedi Roma è un delirio, non pensino andrà loro meglio con la metro. Croce dei romani e delizia dei detrattori. Negli ultimi mesi e non solo, le metropolitane sono state oggetto di incidenti e malfunzionamenti. Servirebbero almeno 250 milioni, secondo le stime dell’assessore Esposito, per risistemare le due linee A e B. E non parliamo del trasporto pubblico di superficie. Corse perennemente in ritardo e vetture ferme in deposito in attesa di ricambi che sembrano non dover arrivare mai. O degli scioperi, quelli sì che sono puntuali. Arrivano infatti ogni venerdì, prima del fine settimana.

Ci sono sempre i taxi direte voi. No. Perché i taxi romani hanno un costo molto alto. Non certo per colpa degli operatori, ma per via della concorrenza sleale, il traffico e la mancanza di incentivi per il carburante. Questo naturalmente fra l’assenza di controlli adeguati.

I pellegrini dovranno pregare per le loro finanze al fine di non imbattersi in Ncc non autorizzati e taxi abusivi. Soprattutto se dovessero trovarsi davanti una delle frequenti manifestazioni che un giorno sì e l’altro pure bloccano la città.

I pellegrini però potranno contare su Ncc non autorizzati, tassisti abusivi e risciò senza licenza. Fra l’assenza di controlli adeguati, ovviamente. E se i controlli latitano, i 28 cantieri stradali, (di cui nemmeno uno è partito) invece sono in ogni dove, disseminati per la città. Esattamente come i vu’ cumprà. Nelle vicinanza di San Pietro e non solo, a Roma te li ritrovi ovunque. Insistenti e pressanti per riuscire a venderti qualcosa. In questi due anni poi la situazione è peggiorata.

Certo meglio loro che i tanti borseggiatori che “vivono” dei furti accumulati durante la giornata ai tanti turisti. E i pellegrini saranno le nuove prede da prendere di mira sulle metropolitane e nei luoghi simbolo della Capitale. A questo si aggiungono i normali problemi di microcriminalità tipici delle periferie, che aumentano di anno in anno.

E dulcis in fundo, ancora non si sa dove i pellegrini dormiranno e come si organizzeranno durante gli eventi estivi. La giunta Marino infatti non ha fatto in tempo a varare un piano per l’accoglienza delle persone. L’unica certezza sembra essere al momento l’ostello che verrà aperto a Santa Maria della Pietà, se non sarà occupato prima dai tanti profughi in arrivo.

Una cosa è certa, i pellegrini si dovranno armare di “santa” pazienza, così come anche i cittadini romani.

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