Cronache

A Corleone insegnante entra di ruolo a 69 anni

La figlia avvocato le ha fatto presentare il ricorso vinto contro il ministero

A Corleone insegnante entra di ruolo a 69 anni

Bernarda Di Miceli, insegnante di Corleone ( in provincia di Palermo), originaria di Campofiorito, sempre nel palermitano. Settant'anni il prossimo 14 febbraio. Il giorno di San Valentino. Lei che di amore ne ha avuto tanto con i suoi sei figli, è stata meno fortunata sul lavoro. Ma, come si dice, chi la dura la vince e dopo ben quarant'anni di precariato, all'età di 69 anni, è riuscita ad entrare in ruolo. Alle spalle esperienza da vendere, eppure risulterà in servizio insieme ad altri colleghi probabilmente molto più giovani di lei assimilabili a quei mille, duemila studenti, che Di Miceli ha formato così come dichiarato agli organi di stampa.

Certo è che deve la svolta sul piano lavorativo proprio ad una dei suoi figli, di professione avvocato, che l'ha convinta a fare ricorso al giudice del lavoro quando, per soli quattro giorni di differenza (a 66 anni e tre mesi) venne esclusa dalla graduatoria per anzianità. Così oggi, dopo ben tre anni (quando si dice la giustizia lumaca, ndr) ha vinto il ricorso e secondo la sentenza emessa dal tribunale del lavoro ha diritto all'assunzione.

Di Miceli prenderà servizio all'istituto Pio La Torre di Palermo, nell'anno scolastico 2017/2018. La professoressa, che dovrebbe essere da tempo in pensione, ricorda la sua prima supplenza. Non aveva neanche il telefono a casa e al campanello suonò il bidello della scuola per chiedere di sostituire una docente. Oggi arriva l'immissione in ruolo e non solo nelle case ci sono i telefoni (se vogliamo anche superati dagli smartphone), ma nelle aule al posto delle lavagne tradizionali ci sono quelle multimediali, le cosiddette Lim.

Da quella prima supplenza sono passati quarant'anni e di mezzo c'è stata una vita: nel 1975 il matrimonio e poi sei figli cresciuti con sacrificio quando ancora di precarietà non si parlava o era solo una condizione di rapida transitorietà.

Ora grazie alla figlia avvocato Bernarda chiude il cerchio aperto dalla madre, quando, emozionata, avvisò la figlia di un bidello alla porta di casa che chiedeva di lei.

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