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Corre senza mascherina: runner minacciato e pestato a sangue

È successo a Sant'Agostino di Albignasego (Padova). L'uomo stava correndo con il suo cane quando è stato prima insultato e poi picchiato da due uomini

Corre senza mascherina: runner minacciato e pestato a sangue

"Sono sconvolto. Credevo di vivere in un quartiere tranquillo e scopro che, d'improvviso, si può scatenare una violenza e ferocia inaudite e inspiegabili". A parlare è un ingegnere 50enne residente a Sant'Agostino di Albignasego (Padova), vittima di una feroce aggressione da parte di due uomini.

Venerdì sera il 50enne è stato infatti picchiato a sangue perché faceva jogging senza mascherina. L'uomo è uscito di casa per una corsetta in compagnia del suo cane. "Avevo una felpa intorno al collo pronto ad alzarla sul viso se avessi incrociato qualcuno. In linea d'aria ero a un centinaio di metri da casa. Non c'era anima viva, ero solo con il mio cagnolino", ha raccontato l'ingegnere al Mattino di Padova. Poi, all'improvviso, due uomini, in piedi dall'altra parte della strada, hanno iniziato ad insultarlo e a minacciarlo. Così il runner ha deviato il suo percorso verso la loro direzione chiedendo spiegazioni e dicendo ai due (probabilmente padre e figlio) di non permettersi di insultarlo. E così è scoppiata la lite.

"Mi sono saltati addosso facendomi cadere a terra - ha raccontato l'uomo -. Sono finito carponi sull'asfalto. Il padre, sopra la mia schiena, mi teneva a terra facendo pressione con le ginocchia e i gomiti mentre il ragazzo ha cominciato a prendermi a pugni sul viso e in testa. Io cercavo di divincolarmi e loro continuavano. Sarà durato almeno un quarto d'ora". Il runner ha preso forti pugni in pieno volto che gli hanno procurato un occhio nero e la frattura del naso.

Sono stati i due aggressori a chiamare poi i soccorsi. "Mi hanno bloccato fino all'arrivo dei carabinieri. Continuavano a urlare: 'Dovete multarlo perché correva senza mascherina'. Erano molto su di giri", ha spiegato la vittima della feroce aggressione. Il 50enne è stato poi accompagnato al Pronto soccorso dove i medici hanno giudicato le sue ferite guaribili in 30 giorni. Per poter procedere ora è necessario che l'uomo si presenti in caserma a denunciare quanto accaduto venerdì sera: solo in questo modo i carabinieri potranno procedere all'accertamento dei fatti. "Ovviamente farò denuncia", ha annunciato la vittima ancora scossa da quanto accaduto.

"La cosa che mi fa più male? Questo clima da caccia alle streghe o all'untore è davvero brutto: la gente giudica dai balconi di casa, senza riflettere".

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